25 giu 2017

L'utilità dell'inutile

Sono arrivata  qui con l'intenzione di scrivere un post su L'UTILITA' dell'INUTILE, argomento del quale si sono occupati tutti dai presocratici ai giorni nostri, ma sono una farfalla e la musica che mi ha accolto, Una lunga storia d'amore di Paoli, mi ha allontanato dall'intento iniziale.
La musica mi emoziona, ed ho pensato che nella mia lunga vita non vi è stato un solo momento in cui io non sia stata innamorata, ora le immagini sono sfumate, e hanno perso importanza i soggetti, ma le sensazioni rimangono e le gusto nella solitudine, che dona libertà e bellezza.

Ho solo bisogno di silenzio, tanto ho parlato troppo è arrivato il tempo di tacere, di raccogliere i pensieri allegri, tristi, dolci, amari, ce ne sono tanti dentro ognuno di noi. Gli amici veri, pochi, uno? sanno ascoltare anche il silenzio, sanno aspettare, capire. Chi di parole da me ne ha avute tante e non ne vuole più, ha bisogno, come me, di silenzio.
Alda Merini

Saltando a pié pari diversi anni nella solitudine di una città pietrosa, patrimonio dell'Unesco, vuota e silenziosa, guardo le cose che mi sono vicine, sento che anch'esse hanno un anima ed una storia, le persiane aperte mi permettono di guardare un pezzo di cielo, azzurro come il mare, come i tuoi occhi.. come gli occhi dei miei rami...

12 commenti:

  1. Ottimi ricordi. grazie della graditissima visita
    A presto, buon fine settimana
    Maurizio

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    1. Le tue foto e le tue poesie sono una medicina dell'anima.Venirti a trovare rinnova i miei entusiasmi

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  2. Anch'io sto tanto in silenzio, quasi tutto il giorno, tutti i giorni. Mi pare d'essere in un monastero di clausura, ma mica mi fa tanto bene!

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    1. Lorenza carissima il mio è un silenzio latino, quell'otium che mi permette di progettare, programmare, ma anche sognare una nuova vita, una follia se faccio mente locale e costato la mia età anagrafica. Sui conventi mi sono documentata, e dopo il penultimo concilio credo che la vita monastica sia abbastanza gradevole. Lavorare in compagnia, sia la terra che tante arti manuali è compagnia e condivisione. Un abbraccio

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  3. Musica, amore, silenzio,solitudine..Non so se l'ordine è giusto, i concetti che esprimono,lo sono:fanno parte dei nostri quotidiasni tentativi di nuove conquistate libertà.
    Aspetto anche il post sfuggito temporaneamente.Una buona domenica.

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    1. Chicchina, ci vuole l'attimo, la voglia e l'ispirazione, per adesso prevale la lettura, ma la scrittura non la abbandono.
      Un sorriso

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  4. Sto bene così.
    Anzi no, aspetto in questo modo
    il cambiamento,
    la fine di questa vena d’acqua
    un tempo ricca e forte
    ora stillicidio mediocre e lento.
    Non sto bene, né così né in altro
    modo, attendo mentre il vento
    è già cambiato...

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    1. leggevo, mentre il diaframma fra le due frasi si annullava pian piano aiutato dalla tua musica che come il vento e l'acqua trovano la loro naturale via.
      La lentezza è un dono, e la mediocrità non ti appartiene.

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  5. Chi può definirlo l'Inutile. Chi lo giudica dall'esterno senza sapere? Chi lo reputa tale dopo averlo eletto necessario? Chi lo gestisce proprio per tale godendo del suo percettibile vuoto? Carino comunque ricordare - anche di essere stati innamorati, di qualcosa, qualcuno, di cui non siamo innamorati ora -.
    Ora che noi gestiamo il tempo (o così ci pare), e non più lui, la nostra frenesia disattenta.

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    1. Franco ti rispondo con parole che avrei voluto inserire nel mio post sull'essenzialità dell'inutile,ma anche segnalando "De l'utilité du savoir inutile" di Abraham Flexner. Paris 2013.
      E spiego che non è vero (neanche in tempo di crisi)che è utile solo ciò che produce profitto.Esistono nelle democrazie mercantili, saperi ritenuti "inutili" che invece si rivelano di una straordinaria utilità.
      Nuccio Ordine, nel suo saggio attira l'attenzione sull'utilità dell'inutile e sull'inutilità dell'utile.
      Attraverso le riflessioni di grandi filosofi e di grandi scrittori (Platone, Aristotele, Pico della mirandola, Montaigne, Bacone, Kant, Heidegger e Ovidio, Dante, Petrarca, Ariosto, Shekespeare, Cervantes, Milton, Marquez, Calvino, Wallace) Solo per citarne alcuni.
      Bisogna considerare come l'ossessione del possesso e il culto dell'utile finiscono per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo arte e e creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignitas hominis, l'amore e la verità.
      Mentre Flexner nel suo saggio ricorda che pure le scienze ci insegnano l'utilità dell'inutile.
      Eliminando la gratuità ed inutile, uccidendo quei lussi ritenuti superflui,difficilmente l'homo sapiens potrà rendere più umana l'umanità.
      Spero di avere il tempo prima della mia imminente partenza di scrivere il post esaustivo per le tue interessanti domande.
      Grazie

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  6. Non so definire l'unitile perchè tutto mi interessa e trovo che ogni cosa abbia un suo fascino. Il silenzio non mi spaventa ma amo il confronto, il vociare del mio gruppo di lettura quando ci si confronta sul testo letto, la radio, l'abbaiare dei cani che giocano e anche il chiasso dei pensieri che si affastellano rendendomi, a volte, inquieta.
    Ciao.

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    1. Giusto Sara, la curiosità e l'interesse per tutto avulse da ogni utile profitto, è il fascino dell'inutile che ci porta a conoscenza e creatività.Solo l'amore per la natura, per l'arte la conoscenza in generale, che non da un profitto immediato, poi si rivela ricchezza ed "utile" nel tempo.
      Il silenzio interiore è come la la libertà, essa può esistere anche se sei in catene, come la pace del silenzio e delle inutili parole coesistono con le voci del mondo.
      Un sorriso

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