29 giu 2019

Pesare le parole


Collezione Strega
Da giorni chiusa in casa con i condizionatori a palla, ho completato una tenda di lino antico fatta al 500 tipico sfilato delle zone di Ragusa, ho iniziato a leggere I Borboni di Napoli di Harold Acton, in due grossi volumi, opera introvabile che cercavo da tempo, e che un amico, venuto da S.Agata, me ne ha fatto graditissimo omaggio.
Le giornate sono lunghe, iniziano quasi all’alba col dare da bere alle piante, continuano con l’interminabile trasloco, qualche programma TV su Rai5 , RaiStoria e La7, senza farmi mancare Augias, e spalmata nella giornata qualche visita in rete e social.
Ore calde e lente ma piene. E ieri, nella blogsfera ho letto un post in cui si nomina la cultura, “ in senso stretto ed in senso lato “.
Oramai ogni cosa la riporto alle mie esperienze e ricordi, agli studi fatti sulle filologie romanza e germanica, sui miti le parole ed i simboli, letture dei miei venti anni. Non ricordo a chi apparteneva il concetto < La cultura non significa possedere un magazzino strapieno di notizie, ma è capacità della nostra mente di comprendere la vita, la storia, il posto che abbiamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di se, e del tutto, chi entra in relazione con il mondo>.
Per questo la lettura di un libro, l’ascolto di un brano, la visione di un opera d’arte o di un film possono contribuire sensibilmente a cambiare la vita di una persona; ma solo quando queste azioni assumono il senso di un “incontro”, ho hanno la forza di un “contagio”… fanno cultura.
Quando nei miei studi di allora, arrivai alla parola cultura ricordo perfettamente che essa era caratterizzata da una certa ambiguità.
Infatti proviene dal latino colere che significa coltivare, in senso figurato, quindi avere cura, trattare con attenzione, onorare: caratteristiche dell’uomo colto.
Cultura ha uno stretto legame con Cultus, participio perfetto di colere, ciò che è stato coltivato., quindi in questa parola vi è uno sguardo all’uomo, riguardo alla terra coltivata, e al frutto che essa ha dato e un significato di conoscenza di valori ed esperienze…..
E mentre scrivevo mi sono chiesta il perché di questo post, Condividere il mio pensiero? fare la maestrina su quello che so o ricordo?, sottolineare che il vero colto si sente ignorante perché sa del non ancora conosciuto ? e mi sono resa conto della sostanziale inutilità di tutto ciò, ho chiuso il pc, doccia, e capatina in farmacia, acquisto dei gelsi all’angolo, dopo avergli chiesto del perché questo anno, non ci sono ancora i fichi, detti di San Giovanni, che portava il padre e la spiegazione è stata la troppa pioggia di Maggio.
Sono andata da lei, l’unico stretto legame rimasto con il passato, connubio perfetto, lei pragmatica io sognatrice,  cena, rientro a casa molto tardi dopo aver sperimentato che anche l’aria condizionata rinfresca di più se si è in compagnia.

20 giu 2019

Sicilia


Foto Strega

La stessa qualità e quantità di contrasti e opposti che sono gran parte del fascino dell’isola e anche la sua “insopportabilità”; lo stesso misterioso incantamento che fin da bambina mi riempiva gli occhi di stupore quando vedevo apparire il distretto militare dalla villa che era sul crinale e dava nella campagna severa dell’interno o il panorama immenso e aperto sul mare d'Africa.

17 giu 2019

Il vento ama

Fra gli ospedali di catania, il Santa Marta è quello che più è in armonia con l’anima della città.
Un po’ decadente e d’antan entrando ha la frescura di alberi antichi e il grigio a continuare i colori della città nera.
Il controllo era di routine e subito dopo salire verso San Nicola l’Arena è stato quasi un obbligo, lottare con il grigio di pietre, marciapiedi e strada, verso la chiesa sconsacrata non ha pesato, salendo i pochi gradini la mente riportava a memoria i tempi in cui, aspettavo i giorni ventosi e caldi, per godere di luoghi, allora, quasi deserti. La chiesa possente, di dubbio stile affascina, le pale d’altare enormi dipinte da mani straniere e a sentinella e guardia marmi di terre lontane. La potenza che allora doveva esaltare l’ordine ecclesiastico che l’aveva concepita è ancora palese pur fra lucerne e lumiere di ferro corroso e a tratti spezzato da antica ruggine. Due passi al monastero, sempre con qualche cantiere aperto, e la voce lontana e confusa di una lezione a giovani… Un ragazzo si avvicina e offre dei dolcini…
E dall’obbligo sono passata al piacere di calpestare le pietre di casa, li adesso niente più macchine né marciapiedi, che pena, i miei ex balconi sempre chiusi, e sotto il bar oramai per turisti.
Franca e Mario adesso sono a Piazza Duomo, con le loro bontà ed eccellenze, vecchi clienti, professori dell’università mescolati a turisti e abitanti dei palazzi vicini.
Vieni a brindare con noi  fine settimana apriamo a Palazzo dei Clerici, poi mi scuso per l’assenza di questi ultimi quaranta giorni, e spiego il perché.
Intanto la piazza è assolata, il vento di scirocco insistente mi annulla il fiato ed io tornado a casa ho riesumato questo commento:

Non esistono confini netti quando c'è di mezzo il mare, ed il tempo sfugge.
Le isole, il tempo, il mare, lo scirocco.
Lo Scirocco è un vento pericoloso. Ci porta i miraggi del Deserto di Sabbia, la calura delle pietraie del Sahara, toglie i freni agli Ulissi e alle Streghe, annulla tutto tranne i corpi e i desideri.
Passa sopra di noi, ci ingloba, ci copre come un sudario caldo in cui si può solo vivere, vivere un momento caldo al riparo di ogni logica di ogni commento, di ogni occhio curioso, tutto questo è lo Scirocco.
Fino a quanto durerà ? vieni qui, se vuoi, fatti abbracciare, stringere avvolgere.
Il vento non potrà farti male, o trasportarti chissà dove. Così : lasciati andare...lo Scirocco ha gli occhi, non si cura degli uomini, dei loro commenti, li lascia soli.
Le sue dita sfiorano ed è  Scirocco, si lo Scirocco quello che ha suoni, veli caldi, e pettina così bene, pochi lo sentono vedono e lo fondono con il mare.
S.

PS: non ho pubblicato oggi alle 13,30, cercavo una foto che non ho trovato, poi sono andata a pranzare e al TG3 Sicilia, un servizio parlava del locale di piazza Duomo, documenti in regola, ma ha dato fastidio che palazzo dei Clerici fosse disturbato da una struttura esterna.
Domani viene Gaetano, deve scegliere alcune  foto dalle mie "OLD FAMILY"  per il suo nuovo libro, e lo porterò a pranzo dal vecchio  Prestipino

16 giu 2019

Ed è di nuovo domenica

E di progetti ne posso fare pochi oramai.... e sono a casa, la mia nuova, che non sopporto già più...

15 giu 2019

Il piacere di scavare

Quasi le tre di notte, fogli appunti… libri tanti, tanti, ed in ognuno un segno, una foto, un ricordo.
Desiderio di scrivere, le parole accompagnate dalle note rafforzano ogni concetto ogni ricordo, e quanto tempo ancora.

13 giu 2019

il dopo ed il prima


Oggi mi hanno riportato il pc, inutile comprarne uno nuovo, è vecchiotto ma ho rispetto per le cose che mi sono state accanto per anni, e poi, credo che anche gli oggetti hanno storia e carattere, figuriamoci un pc, che fa tante cose anche quando noi ne chiediamo  soltanto una.
Il tecnico mi ha inserito un nuovo hard disk e ha conservato, in un icona del desktop in vecchio;  un clic, cambio utente e mi si apre un mondo dimenticato, e documenti che credevo perduti e cestinati.
Mi sono persa...nella lettura... questo pensiero che segue, era un commento di un sito che credevo cancellato da tempo, semplice e sereno anche se scritto qualche tempo dopo l'ultima tempesta. 

 C’è un prima che si allontana in modo esponenziale, non attiene a questi ultimi 30 anni, non attiene nemmeno alla scrittura in questo luogo. Riguarda il modo di percepire l’armonia della vita e di come essa si sia travasata nella mia testa di fanciullo. Quel prima profuma di amore e della sua attesa: ogni gesto di quel tempo riconduceva alla certezza percepita dell’amore, attraversava le note della mia generazione, ballava sulla mia anima, riuniva abbracciava e guardava silenziosa la mia solitudine in disparte.
C’è un dopo, qui e adesso… per quanto mi riguarda è un valzer di Chopin e un pianoforte: la ragazza che lo suonava fa rimbalzare la nostra assenza in una dimensione senza tempo. È un invito a guardare tutto da una prospettiva diversa: in essa la chitarra di Jimi Hendrix sta di fianco alle canzoni di De Andrè e tutto il resto vi gira intorno. Ma Chopin suona sempre l’ultima nota… me lo disse un tempo mia madre- sei nato col cuore su una tastiera ed io so che aveva ragione. Il mio abito è questo e non so dirti meglio.

7 giu 2019

Anonimato che rivela la natura di ciascuno di noi.

Passano i giorni, fra le mie cose, i miei cari amici di sempre e quelli ritrovati dopo decenni, mi chiedo se restare ad osservare le tempeste della vita o salire a bordo senza curasi di chi vi è sulla barca, seguire le leggi del mondo o quelle dell'io, perseguire il negotium o l'otium, credere o cercare di capire? guardo tutte le cose che accadono e per comprendere basta volgere lo sguardo al mondo classico di Atene e Roma cercare in Lucrezio e Seneca gli interlocutori. Non importano le loro risposte ma la loro sinergia nell'essere entrambi allergici al pensiero omologato. Il mese scorso ho trovato una bella edizione del De rerum natura, con testo latino a fronte, con superbi commenti del professore Dionigi, e per il momento, abbandonata la bulimia di letture svariate mi sono immersa nello studio di questo capolavoro.
Non credo si possa capire quanto lontana io sia dal mondo della rabbia, dell'ira, del rancore, quanto lontana da reazioni avute in tempi passati, quando ancora riuscivano a ferirmi e a farmi star male. Ora mi spiace per chi ancora da credito a CHI ?, e prende per buoni, pubblica e ripubblica post manomessi ed ricevuti da anonimi, facendo male solo a se stesso in quanto le considerazioni in pubblico sulla mia persona fanno parte di quel web becero e malsano in cui chi scrive ci sguazza.
La cosa che non riesco a capire è il Mi Piace di una blogger seria e molto seguita, almeno così appare a molti.

  1. piace il post in quanto tale?
  2. piace il post per il contenuto di insulti presenti verso il blogger che lo ha pubblicato
  3. piace il post per gli insulti alla sottoscritta?
  4.  o piace la diatriba e il litigio di cui si parla in esso?
  5. piace perchè è d'accordo sugli insulti che riporta l'anonimo?
  6. piace perchè è felice del disagio e della sofferenza che traspare dallo stato del blogger che dice di non acquietarsi?
e potrei continuare con in molti motivi di cattivo gusto di un "mi piace" posto sotto quel post https://frammentidotme.wordpress.com/Anonimo Anonimo ha detto…

 E comunque il 3 gennaio 2019, in questa mia casa scrivevo:I ricordi e le nostalgie oramai sono preponderanti nel mio essere ancora qui, ho scritto di pensieri che non interessano a nessuno, di emozioni e considerazioni che, illudendomi della loro valenza, reputavo dovessero essere condivise. Scrivo ed ho scritto senza spiegare, non ce n’è bisogno per chi sa capire, o, ancora meglio, non fa fatica ad immaginare.  Ma lo stare in disparte e guardare ha rivelato grandi e piccole cose, che nella foga del blaterare non mi apparivano.
Mi riprometto di scriverne, di esternare delusioni sopravvalutazioni, menzogne, pensieri scaturiti dal fantastico web, ma più tardi, in serata?
e invece non ho scritto più nulla,  ma negli anni verso queste persone ho scritto post di ammirazione e condiviso brani. pensando "inutile", tutto inutile nel web, ma non per "spocchia" ma per evidente superiorità.
Come ho fatto in passato, per rispondere ad insulti pubblici, posto una mail ricevuta pochi giorni prima dell'ultimo famigerato post, in cui si evince di quanta ammirazione e garbo sono oggetto nel privato.
 Da arene@libero.it
Io penso che tu sia l'unica persona che possa leggere fino in fondo ciò che scrivo; l'ho sempre creduto e non ho motivo di negarlo adesso. Speravo che tu mi chiedessi l'accesso, se poni sulla bilancia della vita il piacere e il dispiacere di leggermi, la gioia e la malinconia, il senso e l'impossibilità di... Credo che il piatto penda più dal lato del piacere. Lo stesso vale per me riguardo la TUA lettura. Adesso che ci sei ogni cosa è al suo posto. E sia così Gina
Enzo.

PS. adesso che ha riaperto una miriade di blog, ed è nuovamente in visibile e cinguetta in privato con blogger che mi vengono a trovare molto spesso, io sono contenta, lo leggo, ammiro la grafica, la musica la scelta delle foto  o lo scrivere spartano.
Grazie per il positivo e bello che sono le uniche cose che conservo e che ricordo. Perchè mi voglio bene veramente.