22 giu 2017

e l' UOMO dove è?

Sono giorni che ascolto e guardo notiziari... giorni che seguo programmi speciali per speciali tragedie..
Sento attonita, mille parole, mille racconti, incertezze su nomi, numeri, contatti in momenti in cui la tragedia esige responsabilità....si analizza ma non si danno giudizi su comportamenti e su fatti accertati.
Ci si trincera dietro il tormentone " gli inquirenti ci diranno", "gli inquirenti valuteranno", " spetta ai giudici giudicare", e, mentre loro litigano e "pasticciano", la mia mente pensante, esperiente ma senza alcun potere, possiede la facoltà di constatare molte cose senza bisogno di carte, testimonianze, scatole nere,  e dice: 
  • é fuori da ogni regola e di per sé condannabile, disattivare i sistemi di sicurezza per poter fare quello che è severamente vietato anche ad un gommone, pena il sequestro del mezzo.
  • è codardia ed è punibile col massimo della pena abbandonare la nave prima dell'ultimo uomo a bordo.
  • è penalmente perseguibile chi non comunica, falsa, àltera od omette, documenti o stato di fatto destinati ad autorità che tutelano la persona, l'ordine, pubblico la proprietà. 
Per il resto, senza trincerarmi su falsi luoghi comuni e di comodo, nel dire non spetta a noi giudicare, io dico, non spetta a noi condannare, ma, in questo mondo, in cui abbiamo perso ogni serietà di comportamento ed ogni diligenza di vita, sarà pure rimasta la facoltà di avere una opinione, basata su un etica e delle leggi delle quali la gente non ne conosce più le regole? O NO ?
Mi fa tenerezza la signora e mi provoca dolore la sua fine assurda per inseguire un sogno di libertà e di uno status fuori dal quotidiano.
Mi viene spontaneo considerare opportuno per un giovane disabile fare esperienze ed assaporare piaceri simili a quelli dei suoi coetanei più fortunati di lui, ma, per tanti altri, ammalati, anziani non autosufficienti, penso in siciliano "ma cu vi porta?"
 a stiparvi in scatolette di un grande labirinto?
 in inverno quando sapete che, anche con la sedia a rotelle, per il vento e il freddo, non potrete neanche passeggiare ai bordi di una desolata e vuota piscina?

Sono stata sempre comodista, lo sono ancora, e mi piacerebbe tutti capissero che è un fatto mentale e non di disponibiltà.
Negli anni '70 per andare a Milano, mi capitava di prendere l'aereo da Reggio Calabria.
Prenotavo l'albergo la sera prima, così mi trovavo sul posto per il primo volo delle 7,45.
Allora ero giovane, ricca e stronza, (come ho già scritto forse stronza lo sono ancora :) !!) e debbo dire che avevo il conforto dell'attenzione, che risultavo simpatica e nella conversazione non ero limitata a "donne e motori".
Al bar dell'albergo, dopo cena, mi trovai vicino a un comandante pilota, ai due vice ed una hostess, cominciammo a parlare e battutte su battute, risate ed interessi di sport, politica ed altro, fra un grappino, ed una... due... tre... vodkine, si sono fatte le 4,30 del mattino, ad un certo punto dissi che andavo in camera per riposarmi e rinfrescarmi "perchè fra poco più di 2 ore dovevo presentarmi al chek-in", aggiusi, "spero ci riincontreremo".
Il comandante, alzandosi insieme a me, con la bocca impastata e deambulando in maniera malferma mi disse "andiamo anche noi, anche se, forse, il Milano stamani partirà con un po di ritardo", e giù una gran risata.
Serietà di vita, diligenza, responsabilità e professionalità, per me scontate, non mi avevano fatto pensare, neanche lontanamente, che potesse essere l'equipaggio del primo volo.
Quel giorno non partii.... ma sono stata sempre ben consapevole...
che un altro equipaggio non mi avrebbe dato certezza di situazione diversa.

19 commenti:

  1. l'Uomo? qualcuno lo cercava con una lanterna accesa anche di giorno... ma non credo l'abbia trovato mai... :-(

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    1. mio padre si chiamava Diogene... e seguo ed inseguo tradizioni di famiglia.
      Un sorriso

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  2. il senso di responsabilità fa una persona matura...a qualsiasi età ed in proporzione ad essa.
    Si può essere uomini a cinque anni e non a 40, se sai che devi pilotare e ti ubriachi!!
    Hai fatto bene a non prendere l'aereo, ma purtroppo certa gente irresponsabile sta ovunque!
    a che triste storia stiamo assistendo,
    ciao cara, concordo con le tue riflessioni

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    1. Rita, Uomini sempre meno... maschietti tanti... ma quante donne purtroppo sono attirate dagli eterni Peeter Pan... credo ci sia anche una grossa nostra responsabilità in molti atteggiamenti e superficialità degli uomini, quante femminucce approfittano del "tallone di Achille" dei maschietti?
      Trovo che tutto attorno a noi, stia diventando pesante... e troppe sono le storie tristi...
      Ma tutte le mie positività sono rivolte a voi giovani belli, intelligenti preparati, che meritate un mondo migliore.
      Un bacione

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  3. Una testimonianza, la Tua, che dà da pensare...
    ed è così per ogni professione, temo...
    la consapevolezza e la responsabilità delle proprie azioni...
    questo manca ai giorni nostri...
    malgrado la crisi, ancora si prende tutto per scontato...
    ma la Vita non lo è...
    e se sei un pilota, un medico...un'Anima che ha una professione in cui ci sono esseri umani in gioco..
    è indispensabile essere ligi al dovere...
    non ci si può distrarre, no!...
    e la dolce Balenottera della foto...nemmeno Lei ha scelto di arenarsi...è sempre la mano dell'uomo che influenza il suo divenire, purtroppo...
    serene ore dolce Gingi..
    un abbraccio, con affetto..
    dandelìon

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    1. Dandelion, che piacere leggerti, ed è vero, il mondo sta cambiando e la cosa che più mi addolora è il velir meno di quella "intellegentia" che portò l'uomo fuori dalla caverna e la mancanza di rispetto e di memoria porterà, come disse un grande, alla nostra autodistruzione.
      Io intanto continuo a godere di quello che ho, non cambia nulla e non cambia me, se in questo momento non ho il latte o la bombola per riscaldarmi e cucinare... mi sento teneramente coccolata da una vecchia borsa di acqua calda... e dall'emozione di ricordi da bimba.
      Serena e gioiosa giornata anche a te.

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  4. Ciao streghetta.

    Queste riflessioni sono "crude" in questo periodo più che mai.

    Non ci sono parole. Convengo con ognuno di questi commenti... ;o(

    Baci di cuore. Kisssssss...NI

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    1. Cara NI, le mie non volevano essere parole crude o dure, ma un invito all'onestà mentale di riconoscere regole, diligenze, rispetto, professionalità, ed abbandonare quel buonismo ipocrità che alla fine da cattivi risultati.
      Preparata al peggio, sempre più incontentabile riguardo al meglio, pregusto le gioie incomparabili dell'invecchiare...........e invio con tutte le mie forze pensieri positivi e te carissime amica mia.
      gingi

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  5. Cara Gingi ti bacerei in fronte per questo post, mi piace, tutto.
    Manu

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    1. Manu, non so perchè quando arrivi, mi metti allegria...ho pure sentito il rumore dello smakkkk
      grazie ed a me piaci molto, molto tu!
      Ti voglio bene sai?
      Gingi

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  6. Ho fatto 100. Non mandarmi quello che ho vinto, perché ho già incassato: ho trovato un bel blog, ed è il premio più bello.
    Quanto all'uomo, mi pare che non ci sia più: ci ritroviamo con quello che resta di lui.
    Quelle che erano travi portanti del vivere, si sono tarlate, e una ad una stanno crollando.
    Non è necessari ricorrere ai Maya per capire che il mondo sta morendo, e con lui quello che resta dell'umanità.
    Non sarà un asteroide a distruggerci: lo stiamo facendo da noi stessi, giorno dopo giorno. La mancanza di rispetto verso la Terra che ci ospita e verso i suoi abitanti non umani è l'indice più evidente della prossima rovina.
    E i tempi per il salvataggio si fanno sempre più stretti.
    Ciao e auguri.

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  7. Gattonero... mi hai fatto pensare ad una canzone di Vecchioni.... non lasciarmi andare via
    "Ma il tempo non ha tempo....l'orologio si incanta, la bussola è impazzita"
    "Vorrei guardare più lontano ma lontano resta un tempo spaventosamente breve...."
    Il tuo commento ha fatto scattare nella mia mente un collegamento fra il crepuscolo dell'uomo e quello del mondo in cui viviamo.
    Grazie di essere qui, gradevolissimi i tuoi racconti torno presto a trovarti.
    Un sorriso in cammino

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  8. quello che personalmente detesto invece è il trasformare ogni tragedia in un fenomeno da baraccone, dove addirittura andare a fare pellegrinaggio per scattare una foto. mi da il voltastomaco e sì, tempo le persone così quando esprimono giudizi e non già opinioni.
    perchè l'uomo non è da cercare solo nella responsabilità, ma anche nello sciacallaggio che gli si fa intorno, che è deprecabile tanto quanto e come tu non hai garanzia di altri equipaggi che non facciano la stessa cosa, per lo stesso motivo non ho garanzia che questi macabri estimatori della tragedia non facciano altrettanto in simile situazione, dato il grado di rispetto che sanno concepire e mostrare.

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  9. tutta la prima parte del tuo post la sottoscrivo. Io non voglio sostituirmi a un giudice che saprà valutare con una sentenza il comportamento di tutti quelli che hanno avuto un ruolo nella vicenda Concordia, ma cavoli un'opinione ce l'ho e voglio poterla esprimere!!! Quanto al tuo volo non volo a causa di una sbornia con l'equipaggio: io sarei scappata a gambe levate, ma ovviamente il caso ha voluto che tu fossi testimone di quel comportamento superficiale. Gli altri che sono partiti non lo sapranno mai di aver rischiato la vita. E chissà quante altre volte succede...

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  10. Stiamo vivendo momenti davvero difficili, cara Gingi. Anch'io sono stupefatta di come siano andate le cose sulla nave Concordia, ne ho scritto e continuo a pensarci.
    Un abbraccio grande

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  11. Lucide inquadrature di vite, altrui, invero bruciate!

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  12. Mi è piaciuta molto la tua severa requisitoria. Gli irrespondabili incoscienti si trovano purtroppo ovunque e in tutte le categorie. Ma fossero pericolosi solo per sé! Il fatto è che la loro indifferenza uccide gli altri.

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