19 giu 2017

IN CERCA DI TE

Prendevo la sala in un albergo di via Etnea e mi capitava di ospitare un collega napoletano, rappresentava aziende anche per la Sicilia ed era un modo per presentargli dei retail. 
Una sera finimmo il lavoro un po più tardi, e contrariamente alle nostre abitudini di cene vista mare, andammo in un ristorantino nella salita di Via San Giuliano. Poi soddisfatti del lavoro, della cena, contenti e giovani, mai stanchi, ci siamo concessi una "promenade du baroque" fino a Piazza Duomo.
Stavo cercando casa a Palermo, ma arrivata a Piazza Università  dissi "è qui che verrò ad abitare",  e mi presero in giro.
 "Cosa farai sgombrare, il comune, l'università, l'Upim?" e risposi con un sorriso biricchino, ma già certa che quello era il luogo dove avrei voluto continuare a respirare, risposi "se occorre perché no !" con quella ironia, mia propria, che faceva di ogni attimo un attimo da sorriso e con la stessa determinazione con cui 9 anni prima avevo vinto la mia scommessa. ( post Idea di... STE )
Sono passati 30 anni, anzi il compleanno si riferisce alle 2 del mattino fra il 2 ed il 3 febbraio dell'84, notte di fate e di streghe, le pozioni delle quali riuscivano nelle magie più insperate. 
Erano le 22, stavo per lasciare una dimora da sogno in uno dei golfi più belli della costa tirrenica, ed ancora non completavano di caricare, un "tre assi".
Il mio angelo, un palermitano che ancora adesso mi invia medicine di affetto, aveva trovato a Palermo chi lo possedeva, anche se non lo usavano per i traslochi si erano resi disponibili in 6 compreso il bestione. ( allora dalle nostre parti un mezzo di trasporto raro, c'erano ancora tanti rimorchi).
Il premio della scommessa vinta, era andato via tre giorni prima, ci avrebbe atteso in albergo. Non amava "quel tipo" di confusione e dandomi lo zuccherino con un bacio "sentito" e con sguardo concupiscente "Gingi io vado avanti, tanto qui sono di ingombro e tu sai fare, e sai, meglio di me,  e poi ci sono tutti loro..." 
Loro ed io erano settimane che lavoravamo, e quando arrivarono i mezzi si cominciò: negozi, showroom, studio, e infine la casa che abitavo dove nei giorni precedenti avevamo riunito da altre case ( compresa questa dove sono adesso) quanto avevo deciso di portare a Catania. 
Le risate, e l'allegria che ci accompagnavano servivano ad allontanare il vuoto che avrei dovuto sentire per  l'assenza di chi avevo scelto per fare il cammino della vita, e quando si finì di caricare, la coppia che pensava per la casa e la coppia che accudiva ai miei piccoli partirono rispettivamente ciascuno con una macchina. Io, il mio angelo e sua moglie facevamo da battistrada col mio furgone carico solo delle cose personalissime. 
Mi fa bene risentire le nostre voci, nessuna radio, ma GiòGiò, come lo chiamo io, la moglie Anna, (adesso si è risposato con una altra Anna, io gli dico sempre che lo ha fatto per non sbagliare nome in momenti particolari), abbiamo fatto a gara a chi riusciva a continuare una canzone dall'ultima parola lasciata in sospeso fino a quando senza accorgerci ci ritrovammo a porta Uzeda ,  da lì entrai nel mio regno.
Tutto era deserto, la piazza Duomo ancora piena di volantini e carte, resti del primo giorno di festeggiamenti per Sant'Agata. Restai immobile e stupita, tutti i balconi erano illuminati, da Piazza duomo a Piazza Università, il Comune e anche il palazzo di fronte. I miei balconi spalancati che donavano ai nostri nasi all'insù affreschi regali a tutto pieno, in doppie volte a vela. 
Era aperta, mi aspettava e mai ho avuto emozione più forte, ancora adesso che scrivo le mie lacrime confermano che certi momenti sono per sempre. 
Aperto?  un pensiero affettuoso ma anche una tradizione da mantenere da parte di chi negli anni sarebbero diventati vicini utili e rispettosi. 
Feci segno anche a chi ci seguiva di fermarsi e increduli mi dissero "ma dove dobbiamo scaricare?" ed io contenta come un pavone dissi : qui. .
Eravamo in molti e prima che il Caprice riaprisse bisognava finire di scaricare e rimuovere il bestione. 
Tutti veloci bravi e responsabili lavoravano mentre Matteo zompettava da una stanza all'altra io, stregata, ricordo solo la mia estasi e l'impossibilità di muovermi e rientrare da quel balcone che mi avrebbe visto fumare l'ultima sigaretta prima di andare a dormire   per tutte le notti a venire appoggiata alla ringhiera in ammirazione,
Respiravo il barocco, quando tutto era chiuso, Palazzo degli elefanti, l'Università, gli uffici di Palazzo di San Giuliano, Palazzo Gioieni, Palazzo dei Clerici, e il Caprice. Jano, istituzione di Piazza università verso le 21 in genere bussava quando andava via,  il posteggio ormai vuoto  ed io allora restavo la regina del luogo. 
Questa sera avevo voglia della mia Catania e ringrazio Juzzo, amico da anni, che tempo fa mi inviò il video dicendomi in maniera carina e gentile "mi posso permettere?"
  

17 commenti:

  1. I racconti dei tuoi ricordi sono sempre speciali e velati di una splendida magia!
    Un abbraccio cara Strega!

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    1. Si miss, sono contenta della mia vita... e direi anche di come la ricordo...

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  2. È sempre bello leggere i ricordi!!! cosa sarebbe la vita se non avesse dei ricordi!!!
    Grazie cara amica di questo post veramente bello.
    Buona settimana con il sorriso.
    Tomaso

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    1. Mi fa piacere Tomaso che ti piacciono i miei racconti, era tutto bello ed entusiasmate quando ero giovane... (di anni)...;-)

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  3. C'è nei tuoi ricordi appena un velo di malinconia che li rende più belli e più intensi. Ma c'è anche una rappresentazione ricchissima dei tuoi luoghi.

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    1. Ambra cara, i miei sono luoghi ricchissimi, ma solo perché li conoscevo, debbo confessarti che in Italia abbiamo la fortuna che tutti i luoghi sono ricchi, poi se si amano diventano "ricchissimi"..

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  4. Ciao Gingi, certo che dalla tua descrizione devi vivere in un bell'appartamento. Se passo da quelle parti, me lo farai visitare? La nostalgia della città dove siamo vissuti non passerà mai. Sei riuscita a far passare un trasloco per una meravigliosa avventura. Complimenti ed un amichevole abbraccio.

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    1. Elio, i bei periodi sono tali perchè pieni di piccole cose gradevoli, e c'è cosa più entusiasmante che cambiare... ed esplorare nuovi luoghi e nuova vita?

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  5. Un bel resoconto di un trasloco che ha l'aria di un viaggio fantastico ed entusiasmante verso nuove e belle realtà.Quando si crede in ciò che si vuole,la magia è assicurata e nello specifico,era magia vera.Ho visto lo splendore di quei palazzi illuminati a giorno,quei balconi pieni di stupore e bellezza da dispensare a pene mani,li ho visti con occhi da turista incuriosita e poi dopo,stregata da questa città,fino a volerci vivere,per alcuni splendidi anni.Ottima musica ad accompagnare il video.
    Grazie per aver condiviso le tue emozioni.

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    1. Chicchina, anche per me sono stati quelli catanesi, anni stupendi, e la pace di quei luoghi la notte era magica, ma dopo in trasloco, arriveranno gli anni della Catania da vivere, insieme alla Milano da bere.In abbraccio affettuoso

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  6. Caspita che magnifica descrizione di luoghi e sentimenti!

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  7. Sandra carissima, che piacere leggerti, appena mi riaffaccio con il proposito di essere costante e non più latitante, ne succede qualcuna... in effetti anche adesso quando vado a Catania e riguardo quei luoghi, e il barocco unico del bianco e nero di quei posti, mi dico che ho avuto la fortuna di abitare luoghi magici... non meno la casa di milano impiantata l'anno dopo.
    un abbraccio

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  8. Scusa io non ci ho capito una banana. Conosco pochissimo di Catania ci sono stata una volta sola tantissimi anni fa come anche a Messina a trovare il maestro di scuola elementare che andandoin pensione era tornato nella sua Sicilia da Trieste estremo nord.
    Ho capito che hai trovato il luogo dei tuoi sogni...spostare Upim ecc.ma non ci ho capito riconfermo una banana. Ma dove cavolo stai da 30 anni..... e dal Tirreno dov'eri prima.....
    Scusa non rispondere qui se è lungo scrivinimi sono curiosa...la curiosità che a 70 rimane come quella di anni prima e sarà ncora qui dopo finchè testa funziona :))
    Buona fine settimana cara grazie.
    PS. Conosco abbastamza l'Italia dal nord al sud le mie vacanze erano sempre cosi on the road e nei campeggi per essere libera anzi liberi.

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  9. Semplice, forse il post è lungo e ci si stanca e mi scuso, ma stavo sulla costa nord, sul tirreno e mi ero trasferita a Catania, in un luogo pieno di antichi palazzi uffici e la cattedrale, per cui il mio amico ironicamente disse, Che farai spostare l'upim o il comune?.
    Sono stata a Catania per lunghi anni, ed adesso sono tornata al paesello. Tutto Qui.
    un sorrisone
    Gingi

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    1. Ma grazie scusami tanto la mia curiosità. Bei posti un abbraccio ciaoo Gingi

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  10. Un modo sbarazzino di raccontare luoghi a te cari che conservano nei ricordi la magia del tempo. Hai fatto sognare anche me ripercorrendo luoghi e città, rendendo l'atmosfera quasi idilliaca.
    Complimenti, un abbraccio
    Affy

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  11. L'atmosfera idilliaca me la impongo... e mi immagino che sia tale sempre... è un mio modo per attraversare la vita, spennellando colori su vecchi grigi....

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