Per una come me che va a batterie solari, l'inverno è pesante, mi manca la luce, la voglia di andare, e nelle corte giornate cerco di allungare le notti amiche con letture,lavoretti, e l'ascolto di musica.
Oggi con me c'era un certo Giovanni Vivaldi, e mentre le mani sferruzzavano, la mente libera di volare, accompagnata da quel violino che probabilmente imparò fin da bimbo, di certo si sa che un GiovanBattista,forse il padre, suonava magistralmente il violino nella Cappella Ducale, e che lui fu bandito dalla Serenissia per un grosso ammanco.
Ascolto l'Inverno e so di certo che era un giovane e geniale sacerdote dai capelli rossi, e non sappiamo neppure dove sia sepolto.