10 giu 2017

Città pietrose e città di mare

Ho chiuso un capitolo della mia vita, ho scelto male il giorno, dal freddo pungente al caldo afoso ed asfissiante di Catania, dovevate vedere gli occhi sbigottiti del taxista, quando gli ho detto che doveva accompagnarmi dall'altro lato di piazza stazione, aspettare facessi il biglietto del bus, e a 40 metri accompagnarmi all'ingresso delle partenze.
Poi, finalmente  sono arrivata nel luogo dove sono nata, e tornata appena cinquantanni dopo, a conferma che le cazzate si fanno a 20, 30, 40, 50, e 60 anni, e forse continuerò a farle dal momento che questo luogo è un bluff, buono solo per i turisti, arrivati adesso a frotte solo per la fiction di Montalbano, sconoscendolo come patrimonio dell'Unesco da decenni.
Ieri, mi hanno consegnato i colli, ed è assurdo come sia riuscita, durante i due anni da pendolare, ad accumulare, in una casa grande ma pienissima, il contenuto di 15 scatoloni. e comunque ho dovuto lasciare abbastanza, per una che si vuole convincere di vivere nella semplicità, nell'essenziale.
La casa che avevo trovato per abitare vicino a mia figlia ed i nipoti era il top, palazzo storico, famiglia storica, via pedonale, mobili costosi e una enorme quantità di libri, inoltre quadri anche di valore, ma nessuna bellezza.
 Ora giro per casa, poso gli occhi sulle mie cose, il cuore si riempie di quella sola medicina che fa bene alla mia anima.
La mia è una casa d'antan e volutamente un po' fanée, piena di oggetti che amo ma la mente corre alla nostalgia di quelli che non sono con me, la mia notte è trascorsa ricordando ciò che ho lasciato qui

Foto StregaBugiarda vista da Panicastro


e al fatto che da anni si aspetta che vada a prenderli.
Inutile pensare, "oramai sono a casa, la cappella è vicina, ho i miei anni dove debbo andare?" data la mia insoddisfazione ho valutato ecovillaggi, comunità, conventi, tutti con verde e terreno, ma so che non è la mia vita e non riesco ad abbandonare le mie cose; la mia libertà è nella solitudine di un posto che amo e debbo riavere una grande casa con terrazza con vista mare da un lato e vista Etna dall'altro, debbo raccogliere tutte le mie cose in un solo posto e godere dei miei giorni accontentando i 5 sensi. La musica, il panorama, il gusto di antichi sapori, il profumo delle mie rose, i miei lavoretti manuali.
Sarà dura perchè chi dovrà aiutarmi non condivide, non per i costi, poiché possono, ma per un amore filiare che giudica io debba fare la vecchietta, o almeno attendere la vecchiaia senza aver più desideri. Penso con il sorriso a mio figlio che da 17 anni mi invita a "sistemarmi", per non stare sola, e per le occasioni avute, che a conto suo erano validissime.
Ma non riesco a convincerlo che gli uomini migliori sono tutti presi, che anche quelli che valgono poco, la propria donna non li molla, anche se li usa come ruota di scorta, e poi... dico sempre, vi ricordate le cabine telefoniche di una volta?
ebbene gli uomini sono come loro:
Se le trovavi libere era soltanto perchè erano guaste.

7 commenti:

  1. Lo sai benissimo che il mondo è pieno di maschi, come Berlusconi, e scarsa di uomini come Moro e De Gasperi.
    Io appartengo alla mia città perché conserva la memoria della mia vita. Le strade, i vicoli, le case, ogni luogo custodisce intatto il mio passato.
    Anche se il termine appartenenza non rispecchia fino in fondo il mio sentimento.
    Abbiamo bisogno di un testimone della nostra vita.
    Io ho conosciuto Bruna, in quella giornata di vento di fine estate, nello stabilimento balneare " Quattro Vele". In direzione nord , subito dopo, c'è un altro stabilimento che si chiama "Hai Bin" dove mio figlio ha incontrato per poi sposare una ragazza di 19 anni.
    Noi abbiamo bisogno di una testimonianza per quella che è stata la vita che passa. Per questo ho parlato di appartenenza.
    Senza quell'appartenenza nessun luogo o ricordo o immagine è capace di risvegliare la memoria piena di qualcosa che è accaduto ed è presenza ancora. Il senso di appartenenza o conoscenza profonda legata a una sensazione a un'immediata sincronicità di affinità, come conoscessi tutto da sempre, contro ogni logica umana.
    Gingi, se non hai un luogo dove trovare la tua vita è inutile la vista del mare, le stanze della casa, l'odore dei tigli.

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    1. Ti ammiro per il tuo senso di appartenenza, che io ho in maniera ancestrale per la mia Sicilia, ed i miei luoghi dell'anima sono molti, mentre la mia esclusiva appartenenza la trovo nel mio bagaglio, nei miei ricordi. Per esempio in questo momento ho aperto il mio blog e mentre ti scrivo Paoli inizia Quando ti ho vista arrivare.... ed io mi fermo , non posso più scrivere, vedo lui, la sua voce che insieme alla musica invade il cielo il teatro greco con un luna che fa scintillare il mare e le luci del golfo si specchiano in lontananza. Il caldo vento di quella notte estiva lo sento ancora addosso, poi finisce Quella lunga storia d'amore e comincia Champagne... ed io potrei narrarti altri ricordi.
      Talmente vivi da sentirsi male.
      Ma è memoria della mia vita.
      In un tuo commento hai parlato di amore, tutto è amore e il nostro primario bisogno è essere amati, so perfettamente che pur sentendomi appartenente ad un posto se non ho e ricevo amore nessun luogo sarà appagante anche se bellissimo.La mia vita è stata una carta che ho giocato ed ho perso, ma amore e bellezza sono ancora in me, e cerco con le cose di mia appartenenza ed i miei desideri di trovare quella felicità e serenità apparente che senza amore non sarà mai completa.

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  2. Cara Gingi, ho letto con il solito trasporto questo bellissimo post dove il ricordo e la memoria, temi cari anche a me, si fondono mirabilmente... Ops, c'è qualche luogo a me familiare nel commento di Gus ... i due stabilimenti balneari li conosco benissimo anch'io ... Il mondo è assolutamente piccolo, già ...

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    1. Graziana cara, mi fa piacere sapere che quello che scrivo, per il mio sentire, i miei pensieri pazzerelli, ed i desideri di andare ti sono gradevoli.
      Pensare che siamo lontani e sconosciuti in questo mondo che di virtuale ha solo il mezzo, è un errore, noi siamo reali e nonostante tante defaiance siamo una comunità, il mondo è grande, diventa piccolo per le nostre "radio libere", il pensiero ci avvicina.

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    2. Verissimo, mia cara. Ho sempre pensato la medesima cosa del "virtuale": dietro i bit dei nostri messaggi si rivelano persone reali nella loro essenza, anche in virtù dell'assenza della sensorialità. Buon risveglio e buona giornata.

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    3. Conoscere una persona senza il coinvolgimento audio visivo, senza essere coinvolti da bei bicipiti o sguardi (spesso mendaci) significa conoscerli nella loro interiotità, e ripeto "datemi una maschera e vi dirò chi sono" per i greci era il teatro il posto della conoscenza, e dal greco prosopon persona in quanto l'interiorità.
      A proposito dei rapporti e conoscenze virtuali, dovresti leggere di Maria Rita Bovi non ricordo di preciso il titolo, ma il sotto titolo diceva come trovare il principe azzurro in chatt, senza bisogno di baciare tutti i Rospi.
      Leggerlo, anche se non interessa il principe ti fa capire come interpretare i tipi di nick, quanto sia importante per l'interiorità conosce nella maniera più pura una persona al pc.
      Grazie, buona giornata anche a te, adesso corro... inps, asl, comune etc etc tutto troppo complicato per una persona che non sta ferma in un posto. ;-))

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