30 lug 2019

La verità mi fa male, lo so!

Frequento pochissimo i social, però mi arrivano, volente o nolente, gli echi di ciò che accade, dei commenti e delle indignazioni di una società che bivacca nei social h.24, e si affida alle letture di quotidiani e telegiornali, che sempre meno guardano ai fatti accaduti con obbiettività, perchè essere di parte, ed anche volgarmente, è diventato "normale".
Ricordo ancora quando in autostrada è stato ucciso DJ Gabbo, al mattino, e come, fino alla sera telegiornali e trasmissioni parlavano di rissa fra tifosi, coprendo il comportamento scellerato, e non punito, di un agente di polizia.  La sera i tifosi a Roma, assaltarono sedi della polizia, bruciarono delle gazelle... sfogando rabbia e dolore per la copertura di una verità,  e tutto è rimasto nel silenzio o quasi.
oggi leggo,
"UNO DI MENO E CHIARAMENTE CON LO SGUARDO POCO INTELLIGENTE. NON NE SENTIREMO LA MANCANZA."

 Scrivere ma anche solamente pensare una frase di questo tipo, è più che condannabile, e fa molto male a tutti noi, il solo pensiero, che a questa gente venga affidata l'educazione e la formazione culturale dei nostri figli.  Se avessi il "potere" in mano, la mia sentenza sarebbe :isolata dalla società civile a vita.
Ma io con la cenere in testa, vengo qui, a casa mia, dove da stregabugiarda quale sono, mi pregio di avere un indole sincera ed essere sempre stata portatrice di verità. La mia!
Qui io scrivo di me, dei miei pensieri, ricordi, esperienze, e debbo confessare che il mio primo pensiero è stato:
"Quanta ingiustizia a questo mondo, viene ucciso un bravo carabiniere, un ragazzo sicuramente per bene, e queste cose non capitano a quel maresciallo che ....  mi ha rovinato la vita, e che giornalmente disonora la divisa che porta?"
So che questo mio pensiero è forte, e quasi disumano, ma chi può entrare nei meandri di una mente e di un cuore che sono stati uccisi da chi doveva tutelarli e a cui ci si affida?
Ma andiamo avanti, e addolorati e con le lacrime agli occhi abbiamo seguito i funerali, ma con gli occhi asciutti ascolto le varie notizie e commenti televisivi, ed ad oggi... non si sa come sono andati realmente i fatti, date le dichiarazioni discordanti...

E ora , con il mio bagaglio di vita bellissima, ma anche unica e dolorosissima, ricordo i tempi in cui, ragazza o giovane signora, percorrendo di notte le strade o autostrade della Calabria, incrociavo in un Autogrill la pattuglia della polizia, e continuavo il mio viaggio, confortata dalla loro presenza.
Oggi purtroppo se incrocio una pattuglia ...  nasce la paura.
Sono le mie esperienze, o l'ingiustizia e il depistaggio  della informazione .....?



26 lug 2019

vivere da vecchi per morire da giovani?

Foto Strega
Ci costruiamo il nostro mondo intimo, avvolgendoci, adattandoci. Sedendoci in un angolo per ascoltarci. Quando sorridi sono felice e sorrido anche io.

25 lug 2019

celesti nostalgie

Dal mio fazzoletto a mare
La notte s’incammina, la luce che non abbaglia si appoggia come carezza al mio corpo.
Il ceruleo del mare, la vista di terre senza colore che abbracciano il cielo..
Le luci del porto, del grande porto, sono uguali a queste, mentre una nave arriva lentamente qui un pescatore rientra, e una voce lontana dice che lo sguardo si posa sulle stesse visioni..
Il bolo fumante ha bisogno di entrambe le mani, scotta, ma è ancora piacere tatto, vista, cuore e la voce di un inganno voluto?
Ogni stanza porta alla visione, e da qui ricordi di voci, profumo di gelsomino, la luce di una luna, troppo grande per stare a guardarla da sola, il pericolo di dire e l’incoscienza, del non capire l’importanza delle parole, esse scavano nell’animo di chi le accoglie e scalpellano un dolce solco mai più ricolmo.
Il foglio è qui, sembra ieri….
in vita mia ho scritto versi di quattro stagioni
Inverno fu la prima
E dello scrivere nemico
Venne dunque l’estate,….
E per la primavera un semplice e celeste quadernetto,
cieli celesti suo poverissimo titolo.
L’autunno ahimè io non l’ho scritto, perché,
come per tutta la poesia grande, esso è l’implicito,
sta dietro assai a tutti quanti i miei versi,
nella mia vita vana.

Mar de la Sonda.. fra Giava e Sumatra

Non ho voglia di scrivere, anche se gli argomenti che mi frullano in testa sono tantissimi, e così, mi sbrigo con un copia e incolla, per la delizia del gossip e del pettegolezzo di chi in uno scritto non vede altro.

.........  ! Una panacea miracolosa in una estate bastarda che con il suo calore smodato mi sta mandando veramente in bestia.. Bologna è come racchiusa in una bolla infuocata dalla fine di maggio : mai una goccia di pioggia e la temperatura in costante aumento, ultimamente si è attestata sui 41° gradi ed io mi sento come una Tigre chiusa in una gabbia, con il soffio d'aria condizionata che mi mantiene in vita. Io l'estate l'ho sempre odiatile, sono un animale umbratile, in ogni senso ; la pioggia mi richiama la vita, mentre il sole uccide. Nella giungla - a fatica - si può sopravvivere, ma nel deserto un uomo dopo qualche ora è già morto.....E' tanto, troppo tempo che non ti sento : colpa mia che mi sono perso chissà dove, tra le mie improbabili frequentazioni ed il mio attivismo febbrile teso a conquistare il nulla. Religione ? Religiosità? Un tema troppo serie e difficile per dedicargli poche righe....Credo sia vano tentarne una spiegazione razionale : come dicono i cattolici, la Fede è un Mistero, o credi, oppure no. Credo che le religioni nascano per la paura che agli umani incutono l'ignoto e la morte, di qui il bisogno di qualcosa di certo che sanno di non poter trovare attorno a loro, e dunque è appannaggio degli DEi. Gli Atei negano questo, ma neppure loro sanno poi dove andare a parare. Da molto tempo non pongo più attenzione a questo argomento, non avendo la capacità intellettiva per affrontarlo, Né in un senso né nell'altro. La mia vita è questa, devo battermi in questa e per questa, armato del mio codice laico, aiutato ogni tanto dalla carezza, dalla comprensione di qualche altra persona che mi passa vicino. Il dopo, che importanza ha ? Mi è indifferente se e cosa troverò. Magari il nulla, e allora non me ne renderò conto, oppure il Paradiso delle Urì, certo più appetibile di quello descritto da Dante, uno spettacolo "son e lumière" ripetuto in eterno, noiosissimo.  L'essere indifferente non è certo un atto di superbia, se mai il contrario. Chiesi una volta ad un amico Diacono se facesse poi una gran differenza tra credere e non credere. Ci pensò qualche secondo, poi mi rispose "non molta".....Ecco !Un bacio grande alla mia Piccola Strega, mi piacerebbe con te guardare un po' il mare.

Stessa cartella, quante cose sto riscoprendo che pensavo eliminate e ...invece leggo e sono attualissime, risposta:
Sono sola, non ho improbabili frequentazioni, poche amiche, ma nessuna libera, di quella libertà interiore che esiste anche se sei in catene.
E' la prima estate, che non progetto e programmo, avevo pensato ad un 'isola dove leggere sulla spiaggia fin quando il buio si fosse appropriato delle pagine e lasciava liberi i miei occhi per le stelle. poi ho avuto paura, le mie forze e la solitudine hanno avuto la meglio. E ancora non so.
La religione non è l'appartenenza ad un credo, è la religione di vita, quella che consente ai tuoi valori di agire con dirittura diligenza , coerenza, ma anche l'intelligenza della incoerenza se necessaria. L'acqua, mi rinfresca, mi purifica ed in sua compagnia bagnata e fresca mi appoggio sul letto, coltivo l'otium e oggi Seneca ed il suo stoicismo mi hanno confortato. Come dici tu, discorsi lunghi e che non portano a nulla. Il dono è quel mistero che ti fa credere ad un dopo, lo stoico non afferma, ma lo nega, io so che le anime esistono nei nostri ricordi, nell'amore che hanno dato nel profumo che hanno lasciato. Alla fine di tutto è la sapienza che da felicità ed appaga. E' stata la sapienza ad avvicinare i grandi all'infinito?
Non ricordo più come ci siamo incrociati....  foto di pantagrueliche mangiate goliardiche? Curiosità su antiche feluche...?
Sono molti i misteri, uno di questi è questo mio digitare ad un pirata che non conosco, che però trasuda eleganza....

20 lug 2019

Una lettera fra le tante

LA LETTERA INTERA 

Purtroppo ho dovuto eliminare la lettera, qualcuno ha fatto il lavaggio del cervello al signor Rasi (non è la prima volta che capita) e mi ha dato dell'"acida".
Non male, considerando gli aggettivi  ben più pesanti usati  in precedenza.
Lascio i commenti per rispetto di chi li ha scritti.
Considerazione della sera : ma come facevano le donne sole, avanti con gli anni, con qualche problema di salute, a far trascorrere il tempo senza la compagnia e il passatempo di questo elettrodomestico?

18 lug 2019

Andare in un isola deserta? si sto cercando.

Foto Strega
Sono in piedi da un po', diventata discontinua anche nella cosa più naturale, l'orario di risveglio.
I ricordi e i paragoni mi accompagnano in ogni cosa,  qui dove sono non ritrovo l'anima collettiva del luogo, la ragazza arriva con la granita e la brioche, mi da il buon giorno, ma potrei essere in qualsiasi altra zona residenziale di una qualunque città italiana.
Vuoi mettere Quiro (diminutivo di Quirino) e il suo bussare  con un doppio trillo, che arrivava sì, con la colazione del baretto del Pincio, ma anche con le ultime novità del cuore di Roma accompagnate da battute ironiche, simpatiche che solo i romani veraci sanno fare ?. Che la foto d'inizio sia del cuore di Roma, con le sue vecchie case, le famosissime terrazze, i colori caldi della capitale, non ci sarebbe bisogno di specificarlo, c'è l'anima del luogo..
Stamani debbo fare delle commissioni, ma prenderò il taxi, ci sarà il giovanissimo portiere che mi aprirà anche lo sportello della macchina, io mi guarderò attorno e quello che vedo è questo.
Foto Strega   15/7/2019

Passerò da mio figlio.. e mi dirà "non sei contenta nemmeno adesso?" e io dirò
"Non sono per nulla contenta!"


16 lug 2019

PENSA POSITIVO ANCHE TU

Ieri qualcuno ha sporcato il mio blog, ho letto aggettivi che non fanno parte di me e di invidie, ma chi  ha scritto non sa che io non reputo degno di questo sentimento da parte mia alcuna persona al mondo, sia essa la bella del reame, la regina d'inghilterra, la donna più ricca del mondo o qualsiasi altro soggetto.
A far scaturire questo rosicamento è stato il regalo inviatomi di un inedito che ho prontamente pubblicato. I tre commenti sono stati immediatamente cassati, ed oggi per il piacere della lettura riporto un post, con l'intento  che la s'ignora in oggetto vada a sporcare altrove.


TEMPO CROMATICO
Ho deciso di osare e cercherò la verità, la mia, la tua, per la nostra c’è tempo.
Un’attesa di cotone per evitare che le perturbazioni ci infrangano su nuovi spigoli, nuove edizioni di amori infranti oltre i quali guardare.
Possiedi un bel silenzio, ci costruisco sopra il prima e il dopo, divoro l’attimo sospeso delle mie idealizzazioni, guarda che ora fanno le lancette della mia felicità scomposta... e non fare sparire l'orologio!
Se mi hai portato qui è perchè possiamo seguire il sentiero delle nuvole sul mare: lo vedi, è lì ci osserva. Ma non ci invita, così io ne scruto l’incipit e ne immagino l’andatura,il segno, il ritmo. C’erano vicoli scuri prima di questo tramonto.
Molto al di là del limite dell’orizzonte abbiamo deciso di tornare a riva, di festeggiare l’inverno e invocare in silenzio le onde del cuore. Tarderà il sole nel suo addio e noi balleremo ancora sulle luci riflesse il ritmo delle maree. Stanotte soltanto.
Non sapevo dove collocare questo post, non avevo nemmeno deciso se inserirlo qui in questo blog. Ho pensato oggi che poteva essere pubblicato e che doveva essere dedicato a MIMI'. perchè senza la sua lettura questo tempo non aveva colore. (Enzo Rasi)

15 lug 2019

Il mare negli occhi

Foto Strega Acicastello
Oggi, mi si affida questo inedito, come una voce che arriva dal limbo sento dire, fanne ciò che vuoi, titolalo, completalo come vuoi tu... puoi anche non dire di chi è...

“Ero magro come un grissino, il viso pieno di lentiggini come zia Marianna, rossiccio di pelo e gli occhi cerulei sempre un po’ persi altrove.

Cominciavo a tenere la penna in mano e non sapevo dove mi avrebbe portato. Anche oggi immagino, sogno ad occhi aperti, poi scrivo, cerco di trasportare la metafisica sul fisico della pagina bianca. Immagino infine la tua lettura e, in mancanza di commenti, questa operazione torna ad essere metafisica. Questa è la scrittura: un volo immaginario. Questo sono io, l’immagine di un racconto non terminato”. Enzo Rasi

Io aggiungo solo il celeste del mare che non termina mai.... e mi ricordo di un Enzo che chiamavo occhi di mare.

13 lug 2019

Il pirata e lo straniero



Quando uscii di casa avevo pochi anni, allora - non so oggi - non era l'età migliore per sbrogliarsela da soli.sopratutto allora, con il vecchio diritto di famiglia e con il divorzio non ancora approvato.

Nessuno mi minacciava, per la verità, ma io andavo in giro immaginando infilata in una tasca laterale, lunga e stretta dei miei jeans una "molletta", come la chiamano nell'Italia centrale. Il suo porto è proibito dalla Legge perché, una volta aperta la lama resta bloccata e quindi diventa uno stiletto, un pugnale.

Di questo periodo non vado minimamente fiero ma non posso negare la mia fervida immaginazione di allora e l'abitudine di uscire la sera,con appostato nel sedile posteriore il mio diavolo nero, istruito dalle guardie di finanza operanti al confine d'italia

Penso che tutti noi presentiamo aspetti e lati anche contradittori, credo sia nella natura umana, però è così. Sono pacifista, ho restituito alla Questura le armi che avevo un fucile da caccia l'ho regalato insieme ad una bomba a mano trovata in un camerino risalente alla grande guerra. Le armi mi piacciano, hanno sempre accompagnato la Storia dell'uomo ed io non faccio eccezione. Così come non potrei essere vegano, o seguace di qualsiasi setta, religiosa o laica che sia. Magari in me è rimasto qualcosa da quando i miei avi cercavano di sopravvivere andando a caccia di animali spesso più forti ma meno cattivi di loro, chissà !

E' vero, ho sempre vissuto alcune vite fuse assieme, come le sezioni longitudinali che formano una corda. Non credo che sia il caso di buttarla ...sul tragico : schizofrenia, ecc. Ho fatto una vita "normale" , un lavoro "normale", frequento gente "normale". Poi, si sa, esiste per la fortuna di chi la possiede, la Fantasia : il mondo dove invece non ci sono limiti, che può essere anche "non normale" : fantastico, appunto.

Dove si è soli, dove gli incontri si succedono, belli o terribili, e tu li affronti con le armi di cui sei catafratto, lucide e splendenti o ammaccate e arrugginite che siano. Nessun mistero dunque, solo un vecchio Pirata e una piccola Strega che si raccontano storie in una qualche Taverna di una delle mille Isole dei Mari della Sonda.

Passano i mesi e i giorni vanno verso il tramonto, le Piccole Streghe, Signore del Plenilunio, Regine dei Trolls, Madri delle Donne del Buio , non si fermano mai, vanno sempre in giro.... ci somigliamo.......

Ci sarà tempo per fermarsi, nel Regno delle Ombre : perché farlo ancora prima di raggiungerlo ?
Ritratto di uno strampalato Signore, altri strampalati personaggi in una antica magione celebrava sé stesso ed altri autorevoli Gran Feudatari del Serenissimo Duca con qualche secolo di ritardo temporale, ma dicono che ciò che conta sia l'intenzione. ( i ritratti li ho eliminati)

Si é proprio vero sono sempre in movimento e il tuo messaggio é arrivato propri quando stavo mettendo due pezze e qualche medicina in un trolley

Grazie del pensiero e il tuo bacio lo accetto in fronte affinche i buoni sentimenti che ci sopravvivono arrivino facilmente alla mente.

 Questa sera ho pescato ad occhi bendati, ma tutto quello che ho in questo mare magnum... più lo leggo e più mi piace.

7 lug 2019

Ciao....

La notizia di stamani, credo coinvolga tutti, perché tutti lungo il percorso della vita, siamo stati accompagnati dalla musica, musica diversa a seconda dei periodi ed io stamani, commossa per la notizia  sono andata indietro nelle calde estati in cui in riva al mare si ballava la bossa nova, musica e movimenti dolcissimi e struggenti.
Sarebbe troppo lungo in un post spiegare e riportare le mie esperienze e letture sulla musica , arte che deriva da Muse e manifestazione della libertà.
Riassumo dicendo che la musica è linguaggio, il linguaggio è una forma di comunicazione e la comunicazione è relazione. Relazione o con gli altri o con se stessi.
E' l'arte più comunicativa, creativa e libera,
Non è costretta dallo spazio di una tela, di una parete, né limitata da un pezzo di marmo o di pietra, non  deve fare i calcoli di pesi o contrappesi, infatti la musica non subisce regole di forza di gravità, insomma è libera nella creazione e spontanea nell’ascolto.
Lessi tanto tempo fa, un saggio sulle vibrazioni e la nascita dell’energia, dalla quale scaturisce tutto per arrivare all’armonia.
In un mio post negli anni passati, parlai della musica affermando che è l'unica arte creata dall'uomo la natura ha suoni bellissimi e bisogna imparare ad ascoltarli, ma non sono musica.
I suoni dell’acqua: il mare calmo, il mare in tempesta, il ruscello, il torrente la cascata, il fiume, le diverse forme di pioggia, da quella lieve all’acquazzone, il rovescio, il temporale e la tempesta per non parlare dei suoni del vento quando scuote gli alberi del bosco producendo quel rumore che chiamiamo stormire e mi viene in mente L’infinito..
E COME IL VENTO
ODO STORMIR FRA QUESTE PIANTE…
Sono suoni bellissimi come il canto degli uccelli ma non possiamo chiamarli musica.
La musica è una creazione tipicamente umana, crea suoni di vita, mentre con precisione matematica scandisce i palpiti del cuore mediante la raffinatezza della scrittura musicale.
SENZA L’ESSERE UMANO NON C’E’ MUSICA:
Fin dall’antichità la musica era considerata armonia e come tale voce dello spirito.
Racconta Cicerone, che i greci non consideravano colto un uomo che non sapeva suonare, convinzione che durò fino al medio evo. Oggi la musica è poco considerata nell'insegnamento, anche se ne siamo perseguitati nei ristoranti, nei negozi, nei bar, nei centri commerciali e soprattutto nelle attese al telefono obbligati ad ascoltare suoni stucchevoli.
Nulla a che vedere con la figlia delle Muse, e non nascondo che mi prende a volte un senso di sconforto, ma non mi sento sola, pensando alla canzone di Franco Battiato che ad un certo punto dice “e sommersi soprattutto da immondizie musicali”. (Bandiera bianca).
Fare musica riguarda tutti noi, io che scrivo e voi che leggete e non siamo altro che suoni aspirando a diventare musica.
Il senso di essere qui è accordare i nostri suoni, in una melodia di condivisione che diventa una musica interiore. cercando di  armonizzarla  con quella del mondo e degli altri viventi,  questi accordi, sereni, stridenti, allegri o di pace sono la spiritualità che è la colonna sonora della nostra vita.
Mi sono messa a scrivere, dopo il tg delle 9, mi sono persa sulla Musica, oggi una parte materiale di essa se ne va, lasciando le sue vibrazioni nell'infinito.
Percorrere il nostro cammino ospitando colonne sonore trasforma il nostro rapporto con la vita.

1 lug 2019

uno dei miei amori

Foto strega 30/6/2019
Entrare in porto è sempre una grande emozione, ieri sera la luce, le luci e Iddu erano una magia