30 ott 2018

Un dolcissimo ottobre.

Questo per me è un dolcissimo autunno, nonostante le "amarezze" di letture mendaci.
Nelle storie della nostra vita dovremmo trovare un posto per quegli episodi a cui non sappiamo dare una spiegazione, che sembrano accadere apparentemente senza un significato, e poi, a poco a poco o all’improvviso, ma senza esserne consapevoli, cambiano profondamente la nostra esistenza.
Questo è l'unico luogo mio, non voglio sporcarlo, esso è pulito, generoso e rispettoso come lo sono io.... i miei pensieri e le mie azioni sono di un mondo lontano e fondamentalmente opposto a quello in cui altri vorrebbero io abitassi.
Old Family Photo 1972

 E dico a me stessa, la vera novità è ciò che non invecchia, nonostante lo scorrere del tempo.
La camelia sul muschio del tempio, il violetto del monti di Kyoto, una tazza di porcellana blu,
questo dischiudersi della bellezza pura del cuore delle passioni effimere non è ciò a cui aspiriamo tutti?
E che noi, civiltà occidentali , non sappiamo raggiungere?
La contenplazione dell'eternità nel movimento stesso della vita.

Photo StregaBugiarda



Foto StregaBugiarda

27 ott 2018

Amo l'Italiano

Adesso parlo di un argomento che mi affascina: l'Italiano, non del maschio italiano, per quanto in altri tempi mi affascinava e come, ma del nostro idioma.
Scrivo in maniera disordinata, sono strafalciona, non torno indietro per mettere accenti giusti, vado di fretta e faccio errori di ripetizione e cacofonia, scrivo come parlo: dunque male. 
Ciò non esclude che in teoria io sia ferratissima, e mentre mi perdono, mi infastidisco dell'altrui disarmonia. 
Però noi italiani, più di altri popoli, parlando parlando su una base greco latina poco alla volta abbiamo saputo inserire armoniosamente e senza forzature parole di derivazione araba, francese, germanica... sviluppandone i pregi e migliorandone significati.
Le nostre sillabe, come note di musica, le abbiamo armonizzate così bene da essere l'unico popolo, fra quelli di antiche civiltà, a poter leggere e comprendere l'italiano delle origini della letteratura. 
Non può farlo un tedesco, che se si avvicina ad uno scritto coevo ai tempi di Dante si ritrova con testi dell'alto tedesco medio o l'alto tedesco antico incomprensibili, a meno che non sia un  filologo più che bravo
Ma noi siamo italiani, leggeri e "scherzerecci" anche in grammatica.. abbiamo capito che lo scrivere attiene più all'arte che alla scienza.
Abbiamo addolcito l'arcigna materia rendendo ironiche e trasgressive le  molteplici regole, allontanandoci da rigidi canoni di temi, matrici, rappresentando fonologia ballerina... principi di semantica... linguistica strutturale,  e senza bisogno di aprire un monumento come Gerhard Rohlfs , basta un testo qualsiasi di grammatica storica della lingua e dei dialetti, per capire che l'italiano è interessante, curioso, facile e contenente tanti rebus indovinelli e piccoli problemi per i quali è un piacere impegnarsi e giocarci su.
Questo impegno preso con me stessa, non sarà breve come quello del latino... e non credo che in una trilogia di post potrò essere asaustiva in ciò che mi sono prefissa di fare.
Vorrei riuscire a restituire alcune regole di grammatica italiana senza paure e senza cavilli, per chi non ha mai studiate o se le è dimenticate. Spero, con la mia memoria da elefante di ricordare e saper mettere per iscritto i giochini che facevo insieme a mia cugina Maria, nonché mia insegnante, dispiaciutissima che nel mio vagare ho lasciato in Toscana appunti di grammatica e filologia... ma vedrò di trovare un supporto, che non sia internet... perché per gli errori basto io.
E come prologo ad AMO L'ITALIANO scrivo e mi conforta a proposito dell'ultimo concetto l'opinione del Tasso nel primo canto della Gerusalemme liberata
Sai che là corre il mondo ove più versi
di sue dolcezze il lusinghier Parnaso,
e che 'l vero condito di molli versi
i più schivi allettando ha persuaso.
Così a l'egro fanciul porgiamo aspersi
di soavi licor gli orli del vaso
succhi amari ingannato intanto ei beve,
e da l'inganno suo vita riceve.