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Foto Strega il roseto di Venaria Reale |
Oggi avevo programmato di scrivere Bella Italia 3, ma prima di raccontare ciò che provocò una mia diversa visione della nostra Patria, con la leggerezza che cerco, mi allontano da tutto e mi immergo in ciò che mi fa star bene.
Questo perché avvilita per quello che ascolto vedo e leggo, per il livore e la guerra che è dentro molti cuori, basita per l'ipocrisia tangibile nella società reale e nel web, dispiaciuta per la perdita di valori, per la maleducazione dichiarata e portata come bandiera e merito, e per il comportamento di italiani che consentono ad altre nazioni giudizi, provocazioni, e che coltivano quella sudditanza che mi infastidiste più della stupidità, che con l'avanzare degli anni riesco a giustificare.
A volte noi italiani dovremmo porci una domanda "Come possiamo atteggiarci a eterni insoddisfatti, avere tanta sudditanza, quando il resto del mondo, per meglio dire della gente del mondo, ci ammira, ci prende a modello di stile, buon gusto e saper vivere?"
Questa Italia che noi vediamo rozza ed involgarita, ci è invidiata, sognata, copiata.
Ed ancora di più mi sorprende che le nostre debolezze, i nostri palesi difetti si trasformino in forza e virtù: un elegante paradosso con cui tutti noi in fondo conviviamo.
Possiamo maledire la burocrazia, i politici da operetta, gli affari sporchi, il fare caciarone di molti connazionali, ma all'estero ci amano. Specifico, amano ma non gli italiani.
Amano tutto quello che l'Italia rappresenta prima ancora di quello che può rivelarsi.
Da Seattle ad Hong Kong, da Stoccolma a Sidney ma anche da New York a Parigi la Stella Italia non ha mai smesso di brillare.
E quel Gran Tour che un tempo era momento privilegiato di formazione per giovani aristocratici e viaggiatori sentimentali, oggi continua a riproporsi nell'immaginario internazionale come elemento irrinunciabile del proprio arricchimento fisico e spirituale.
Per gli stranieri, e sopratutto per gli anglosassoni, la terra italiana è approdo mistico, simbolico: dai languori decadenti di Venezia alla disinibita vitalità napoletana, dagli splendori artistici di Firenze alla classica solarità di Taormina.
Ritratta fra gli scogli e gli zampilli di Fontana di Trevi la prosperosa Anita di felliniana memoria può assurgere all'emblema dell'edonismo straniero ma di "marca italiana" ed il suo accompagnatore Marcello Mastroianni è simbolo di galanteria e velata sensualità,
A pensarci bene ancora oggi non vi è straniero che non intraprenda un moderno, eppur classicissimo Gran Tour italiano senza la segreta speranza di restare vittima della "malattia del bello" O forse sarebbe meglio dire del piacere?
La sindrome di Stendhal non è una invenzione freudiana è uno stordimento dei sensi che realmente accade.
L'ho provata, ed ancora la ricordo con turbamento; dopo una riunione a Matelica, per rientrare a Roma, decisi passando da Fabriano di attraversare l'appennino per le belle strade fra boschi, castelli e torri di avvistamento, e passare dalle fonti del Clitunno in omaggio al Carducci.
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Collezione cartoline Strega |
Ebbene la mia adrenalina è stata superattiva per tutto il lungo viaggio, e sono arrivata a Roma in estasi e spossata.
E questo capita non soltanto a chi non ha bellezze a casa sua, anzi sono proprio gli stranieri che continuano a ripeterci quanto sia insensato "non renderci conto della bellezza della forza, del valore...." E noi al massimo, possiamo minimizzare forti della nostra radicata esterofilia compagna della sudditanza.
Non è a caso che le atmosfere mediterranee, calde solari, magicamente creative della nostra terra abbiano sempre attratto in primis esponenti di un nord puritano , inospitale, irrigidito in un glaciale perbenismo. Basta però che qualcuno di questi, valichi le Alpi, perché automaticamente si sciolga in quella ospitalità che mescola arte, solarità amore del bello, buona tavola e fantasia. E qui mi piace ricordare una fantastica scritta vista da ragazza in svizzera. Quella mattina uscivamo da un albergo con vista lago, la notte dalla finestra della stanza avevo gustato un panorama fatto di luci riflesse nelle acque del lago che rifrangevano magicamente le cime innevate, mia madre mi invitava a mettermi a letto e dormire. Appena svegli con il desiderio da parte di mio fratello di farci pranzare alla Maison de Philippe a Chamonix avremmo lasciato il luogo e valicare le Alpi. Prima di entrare in una galleria che ci avrebbe riportato in Italia un imbrattatore sicuramente artista nell'animo aveva scritto "Abbattete le Alpi, voglio guardare il mare"
Permettendomi una parallelismo o meglio parafrasando quanto scrisse Connolly "imprigionato in ogni uomo grasso c'è un uomo magro che cerca disperatamente di uscire" alcuni suoi connazionali oggi felicemente residenti sulle colline Toscane
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Foto Strega Castellina in Chianti 2004 |
e alcuni da me personalmente conosciuti sostengono che "in ogni nordico c'è un italiano che cerca disperatamente di uscire"
Che sia vero?
Esistono ancora gli Italiani che hanno creato questo immaginario?
Fin octobre .... ???
Enfin les nuits sont fraîches mais hier la journée a été fabuleuse....
Cadeau de la vie, que toute la nature a accueillie avec bonheur ! !
Chez toi, un arbre rouge, un chat...... Cadeaux de la vie aussi ! !
Beau dimanche
I colori di stamani sono sempre belli, la mia atmosfera lenta e soddisfatta, il nord in azzurro ed la terrazza a sud ammira il verde dei Nebrodi, intanto... ho dato visione diversa alle mie ortensie