20 ago 2017

STREGATI dall'ITALIA

Foto Strega il roseto di Venaria Reale
Oggi avevo programmato di scrivere Bella Italia 3, ma  prima di raccontare ciò che provocò una mia diversa visione della nostra Patria, con la leggerezza che cerco, mi allontano da tutto e mi immergo in ciò che mi fa star bene.
Questo perché avvilita per quello che ascolto vedo e leggo, per il livore e la guerra che è dentro molti cuori, basita per l'ipocrisia tangibile nella società reale e nel web, dispiaciuta per la perdita di valori, per la maleducazione dichiarata e portata come bandiera e merito, e per il comportamento di italiani che consentono ad altre nazioni giudizi, provocazioni, e che coltivano quella sudditanza che mi infastidiste più della stupidità, che con l'avanzare degli anni riesco a giustificare. 
A volte noi italiani dovremmo porci una domanda "Come possiamo atteggiarci a eterni insoddisfatti, avere tanta sudditanza, quando il resto del mondo, per meglio dire della gente del mondo, ci ammira, ci prende a modello di stile, buon gusto e saper vivere?"
Questa Italia che noi vediamo rozza ed involgarita, ci è invidiata, sognata, copiata.
Ed ancora di più mi sorprende che le nostre debolezze, i nostri palesi difetti si trasformino in forza e virtù: un elegante paradosso con cui tutti noi in fondo conviviamo.
Possiamo maledire la burocrazia, i politici da operetta, gli affari sporchi, il fare caciarone di molti connazionali, ma all'estero ci amano. Specifico, amano ma non gli  italiani.
Amano tutto quello che l'Italia rappresenta prima ancora di quello che può rivelarsi.
Da Seattle ad Hong Kong, da Stoccolma a Sidney ma anche da New York a Parigi la Stella Italia non ha mai smesso di brillare.
E quel Gran Tour che un tempo era momento privilegiato di formazione per giovani aristocratici e viaggiatori sentimentali, oggi continua a riproporsi nell'immaginario internazionale come elemento irrinunciabile del proprio arricchimento fisico e spirituale.
Per gli stranieri, e sopratutto per gli anglosassoni, la terra italiana è approdo mistico, simbolico: dai languori decadenti di Venezia alla disinibita vitalità napoletana, dagli splendori artistici di Firenze alla classica solarità di Taormina.
Ritratta fra gli scogli e gli zampilli di Fontana di Trevi la prosperosa Anita di felliniana memoria può assurgere all'emblema dell'edonismo straniero ma di "marca italiana" ed il suo accompagnatore Marcello Mastroianni è simbolo di galanteria e velata sensualità,
A pensarci bene ancora oggi non vi è straniero che non intraprenda un moderno, eppur classicissimo Gran Tour italiano senza la segreta speranza di restare vittima della "malattia del bello" O forse sarebbe meglio dire del piacere?

La sindrome di Stendhal non è una invenzione freudiana è uno stordimento dei sensi che realmente accade. 
L'ho provata, ed ancora la ricordo con turbamento;  dopo una riunione a Matelica, per rientrare a Roma, decisi passando da Fabriano di attraversare l'appennino per le belle strade fra boschi, castelli e torri di avvistamento, e passare dalle fonti del Clitunno in omaggio al Carducci.
Collezione cartoline Strega
Ebbene la mia adrenalina è stata superattiva per tutto il lungo viaggio, e sono arrivata a Roma in estasi e spossata.

E questo capita non soltanto a chi non ha bellezze a casa sua, anzi sono proprio gli stranieri che  continuano a ripeterci quanto sia insensato "non renderci conto della bellezza della forza, del valore...." E noi al massimo, possiamo minimizzare forti della nostra radicata esterofilia compagna della sudditanza. 
Non è a caso che le atmosfere mediterranee, calde solari, magicamente creative della nostra terra abbiano sempre attratto in primis esponenti di un nord puritano , inospitale, irrigidito in un glaciale perbenismo. Basta però che qualcuno di questi, valichi le Alpi,  perché automaticamente si sciolga in quella  ospitalità che mescola arte, solarità amore del bello, buona tavola e fantasia. E qui mi piace ricordare una fantastica scritta vista da ragazza in svizzera. Quella mattina uscivamo da un albergo con vista lago, la notte dalla finestra della stanza avevo gustato un panorama fatto di luci riflesse nelle acque del lago che rifrangevano magicamente le cime innevate, mia madre mi invitava a mettermi a letto e dormire. Appena svegli con il desiderio da parte di mio fratello di farci pranzare alla Maison de Philippe a Chamonix avremmo lasciato il luogo e valicare le Alpi. Prima di entrare in una galleria che ci avrebbe riportato in Italia un imbrattatore sicuramente artista nell'animo aveva scritto "Abbattete le Alpi, voglio guardare il mare"
Permettendomi una parallelismo  o meglio parafrasando quanto scrisse Connolly "imprigionato in ogni uomo grasso c'è un uomo magro che cerca disperatamente di uscire" alcuni suoi connazionali oggi felicemente residenti sulle colline Toscane
Foto Strega Castellina in Chianti 2004 

e alcuni da me personalmente conosciuti sostengono che "in ogni nordico c'è un italiano che cerca disperatamente di uscire"

Che sia vero?
Esistono ancora gli Italiani che hanno creato questo immaginario?

14 commenti:

  1. Cara Amica, questo post spiega molte cose, l'orgoglio e tante volte lo sdegno di questa nostra Italia che molte volte viene giudicata molto male, se anche abbiamo tante cose di essere orgogliosi.
    Con andare del tempo ci dirà se dobbiamo rimpiangere il passato e accontentarci del futuro...
    Tomaso

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    1. Tomaso il passato è passato e dobbiamo solo accettarlo senza rimpianti cercando di prendere da esso il bello e ciò che ci fa star bene. Abbiamo molte cose brutte nel nostro passato ma non di più di tutti gli altri popoli, nessuno escluso,, noi in più abbiamo un patrimonio artistico irraggiungibile da qualsiasi nazione, e paesaggistico poliedrico, se non continuiamo a rovinarlo anche in questo siamo unici.
      Gingi

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  2. Strega mia, chissà dove saremo incasellati o dove il nostro corpo viene assorbito..
    Un fatto è certo , questa bella Italia così osannata, spesso viene vigliaccamente oltraggiata dai suoi propri figli!
    Un abbraccio serale!

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    1. Carissima Nella,, non credo che oramai siano in molti ad osannare la nostra Italia, per farlo ci vuole conoscenza storia ed amore, oggi questo tipo di sapere non è più in mano ai giovani a cui diamo una istruzione settoriale ed informatica, in tutti i sensi.
      Purtroppo in questi ultimi anni, il pubblico ha fatto scempi che al privato non sono consentiti e se sono consentiti è solo con l'avallo del pubblico.
      Anche il non amarla nella sua interezza di penisola Italica è un oltraggio.
      Un abbraccio a te e un buona giornata.

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  3. All'estero ci amano, amano la nostra bella terra malgrado le nostre mancanze. l'Italia è davvero un paese unico al mondo, anche per come siamo fatti noi, così estroversi, particolari, spesso geniali.
    E dovremmo davvero trattarla meglio questa nostra nazione!
    Grazie di questo post così ricco di poesia e di amore vero!
    Un abbraccio grande Gingi!

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    1. Carissima Miss, so che tu comprendi l'amarezza con la quale esterno il mio amore, che è anche tuo, verso le nostre radici, la nostra storia e la nostra arte, E mi piacerebbe dire... ci siamo svegliati, riprendiamo le fila del nostro sapere, ed agiamo da gentiluomini quali dovremmo essere dato il nostro know-how.
      Un bacione

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  4. Il detto "l'erba del vicino è sempre più verde" deve essere stato creato pensando agli italiani.

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    1. Ambra cara, di ogni proverbio esiste l'esatto contrario, formatosi attraverso le tradizioni popolari nei secoli, e ti tiporto qui un detto siciliano ; Non c'è megghiu da me putia.
      Nel senso non esiste luogo migliore di quello in cui noi operiamo (putia= negozio, bottega).
      Il fatto è che gli italiani sono troppo pensati, e di essi si scrive e si parla molto, anche troppo.

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  5. Che bello leggerti,Gingi,ora che il mio pc è rinsavito.
    Non dirò mai"voglio andare via dall'Italia"perchè anche se c'è del buono e del bello altrove,trovo che abbiamo ricchezza di storia di stile di bellezza di arte più di qualsiasi altro Paese.
    Prendere coscienza,col tempo,in molti la si è persa,di tutto questo ci porterebbe forse ad un nuovo rinascimento,o almeno ad una rinascita ,morale,prima di tutto .Far ritrovare l'entusiasmo ,attraverso lo studio ,la riscoperta della storia,ai più giovani far vedere e scoprire il Nostro paese con gli occhi e l'entusiasmo dei grandi viaggiatori dei secoli passati è ancora possibile?L'amore che traspare dalle tue parole,così dense di saperi e di immagini,sembrano un garbato invito alla speranza.

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  6. Chicchina sempre gradevoli i tuoi commenti che completano il post e sono spunto di meditazione, infatti scrivendo pensavo se parlare di entusiasmo e di riscoperta da parte dei giovani di quei valori che potrebbero portare ad vero umanesimo, unica medicina di cui ha bisogno il singolo e tutta la società.
    E la mia speranza non è garbata ma è sempre stata volutamente e positivamente sfacciata.
    Un sorriso

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  7. L'immaginazione di chi ci ha studiato e conosciuto poi davvero è qualcosa di impossibile per chi come noi dentro il paradiso ci vive da sempre. Uscire fuori, guardarsi da fuori, rifletterci da un'altra prospettiva, uno sdoppiamento necessario per qualunque italiano,oggi assolutamente indispensabile per capire, valutare e amare.
    Luca non risponde sul suo blog, cerca la pace e se stesso.

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    1. Certamente qualsiasi tipo di immaginazione non potrà mai arrivare alla meravigliosa realtà, di chi ha occhi sapienti per vedere, e chi sa vede la bellezza ovunque essa sia, dato che la conoscenza è l'unica molla del comprendere, non tanto lo sdoppiarsi.
      Benvenuto Luca, modo oramai consueto del commento solo a guisa di partecipazioni di nuove aperture, non capisco il fatto di non rispondere, c'era un vecchio adagio che diceva, chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
      Ma se non 'è domanda non c'è risposta, però se si scende in piazza c'è il pericolo di incontrare qualcuno, allora si saluta e si risponde con un sorriso, o se ti fanno una linguaccia si risponde come Eistein con un'altra linguaccia.
      Ma luca non voglio fare la proff con te, tu sarai talmente navigato e abbastanza grande da sapere queste cose e agire come si conviene.

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  8. L'Italia è bella cosi come è con tutto il treno di cose belle e brutte ma è pur sempre la nostra Italia, i nostri ricordi
    Maurizio

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