21 ago 2017

Cosa resta delle Idi

Nella lettura ho viaggiato, non solo fino ad altri mondi ma anche nella mia stessa anima.
Alle idi di marzo, così come Cesare si avviò consapevole del pericolo, incredulo ma fiero in cerca della sua personale verifica, anch'io ho ricevuto sillabe la cui lettura, come lama, penetra l'animo per morirci dentro.Si, alle idi di Marzo 2015.
Sono sillabe delicate che ricordano quel libro, quello che insegna a leggere, e, conoscerne le lettere non vuol dire capire, come conoscere le note di un pentagramma non vuol dire saper leggere la musica.
"Dovrei tenere per me la vita mia
che ho posato 
chiusa nel segreto dei miei ricordi, non condivisa con nessuno.
Solo per me o per un altro da me.
Sinceramente?
Non so che fare, che io pur desiderando in modo spasmodico la condivisione con te riesca solo a farti male e allontanarti mi uccide.
Vorrei lasciare un segno, qualcosa che mi ricordi in modo pulito solo questo;
ho tante cose dentro, tante immagini, tanti sogni...pensavo che giocarci, colorarli,vestirli in modo diverso non mi avrebbe alienato la tua stima , al massimo mi avrebbe regalato una sublime indifferenza."

Alle idi di Marzo, una coincidenza? sono pervenute queste parole, e ho capito da quel giorno il vero significato di "aggrappato al cielo", parole semplici accompagnavano il file e si chiudeva con "solo a te posso inviarlo".

Una stanza segreta, vi si passa davanti guardando sempre altrove:
è una storia iniziata molto tempo prima, "prima di tutto".
Dentro c'è il simulacro dell’illusione
di poter condividere
ma anche la definitiva sconfitta
di un sogno leggero e invidiabile.
Così scrivere, lasciare segni sul vuoto o illudersi di farlo diventa un legame profondo,
irrinunciabile, uno scrivere e pensare da lontano con una vicinanza intellettuale rara. Di me è rimasta soltanto
una sospensione che pare senza fine.
Il desiderio di postare queste parole arriva improvviso, perchè se ne sente il bisogno? 
Qui a notte fonda, dopo un susseguirsi di giorni pieni e felici, sono tornata ai tempi della sindrome geografica, adesso ho di nuovo due case, e sto lavorando per il terzo sogno... esso è arduo, era nel cassetto da quando ragazza è stato abbandonato ad un bivio.
Le idi di marzo sono passate e le prossime mi vedranno in pieno boho stil con il mio cuore di ragazza fra i marciapiedi della vie en rose.
A te mia casa virtuale ogni confidenza ed ogni augurio.
Aggrapparsi al cielo, non è come attaccarsi al sogno.

11 commenti:

  1. Intrigante ... Ma rileggerò con calma. Devo uscire tra mezz'ora. Tesoro, ma non dormi? La notifica mi dice "due ore fa" ... Buona antivigilia.

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    1. Tesoraaaaaaa ma certo che dormo, ed anche profondamente bene ,i miei orari non sono convenzionali, ma quelli di chi può permettersi di spegnere all'alba ed alzarsi alla mezza, e ultimamente sogno come da ragazza ricordando i sogni,chiari leggeri e pieni di gente che ho amato, bellissima sensazione.
      Non ho preparativi di vigilia, sono sola e libera ed i miei figli che sanno di avere una mamma che non è casereccia hanno già prenotato in luogo stellato ...
      Un sorriso

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    2. Sì sì cara, lo immaginavo. Stavo infatti per scrivere "Buonanotte", ma poi per discrezione l'ho evitato.
      Brava per saper sognare e per non attardarti in cucina: come Maria, la sorella di Marta, hai scelto la via migliore che non ti sarà tolta. Baci.

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    3. Vedi adesso vado a pranzare, o forse è presto per chi ha fatto colazione alle 12,30?
      Scusa forse ancora dormo, ma chi è Maria e chi è Marta, e quale via dovrebbero togliermi?
      Un sorriso

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    4. Si tratta di un racconto evangelico dell'evangelista Luca. Sono due sorelle, Marta e Maria che rappresentano rispettivamente la vita attiva e la vita contemplativa. Secondo il giudizio di Gesù è Maria che ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta. E' una semplice associazione: mi permetto anch'io qualche volo pindarico puramente gratuito ... e forse pure un po' blasfemo :-)

      http://old.ucid.it/iniziative/locandine/143.pdf

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  2. Ciao Gingi, sicuramente fuori tema rispetto al tuo post ma vorrei farti gli auguri di buone feste, di un sereno Anno Nuovo o comunque....di tutto ciò che tu desideri
    Un abbraccio Susanna

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    1. Susanna carissima, gli auguri non sono mai fuori tema, caso mai il mio post non è certo natalizio se non per i sogni che babbo natale penserà ad esaudire.
      Ti abbraccio anche io con tanto affetto.
      Gingi

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  4. I sogni ricordati sono un ulteriore regalo che facciamo a noi stessi. Anch'io sogno molto e, da sveglia, rido parecchio di quel che sono riuscita ad inventare dormendo.
    Buon Natale, qualsiasi cosa significhi per te. Ciao.

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    1. Anche a te un felice Natale che sia sereno e che questa serenità ci accompagni per tutto il nuovo anno
      Gingi

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