Apro la finestra e, se in altra vita, era solo per guardare “che tempo fa” in relazione all’abbigliamento da indossare, oggi guardo i colori, che possono darmi energia o accompagnarmi verso la poltrona preferita: una lettura oppure, dare “udienza” alla manualità che permette al pensiero di volare.
Guardo la posta, e le news a cui sono iscritta, alimentano curiosità progetti e sogni di mondi diversi..e poi... leggo, leggo quello che per molti è tanto, ma breve per me, avrei voluto che il piacere del racconto, l’eleganza della prosa, i concetti espressi mi accompagnassero per più lungo tempo, in una lettura non svilita da un post, ma valorizzata in un racconto degno della bellezza ed dell’odore della carta, del tocco di una mano che lo sfoglia, del piacere della vista di una immagine di copertina, di un dorso e risguardi curati… e mentre ricordo cosa scrissi a proposito della “deontologia dell’etere” penso a cosa ho in canna ancora non pubblicato che qui segue…
Sono in Toscana, in una casa da sogno ed in un posto da sogno, adesso non ho più nulla se non ciò che nessuno può rubare, penso che i posti belli, i tetti superbi, sono cose che mi hanno sempre accompagnato ed ora qui potrei godere del mio durare, lasciarmi cullare da bella compagnia, da tavole degne di “Babette” ,da notti di luna non inquinata in cui puoi contare filari e grappoli…
Ehh no !, non c’è cosa peggiore della sindrome dell’abbandono, che pur non essendo un grande dolore rispetto ad altri irreversibili, è quello che incide più sulla personalità, perché intacca l’autostima , l’essere femmina o maschio, svilisce la persona nel subire una scelta…e, se poi a questo si aggiunge il furto del lavoro allora si cade in depressione.Ma ciò capita ai deboli, il forte Don Chisciotte vinceva ogni qual volta si rialzava e partiva per nuove avventure.
Ed io, con l’assurdo e puerile desiderio di dimostrare quello che avevo già ampiamente dimostrato, disarmata dinnanzi ad una serrata corte lavorativa di un giovane… mi rimetto in gioco. E come al solito sempre fortunatamente al top.
Tra le tante bellissime esperienze fatte in compagnia del mio giovane socio vorrei prendere insegnamento da questa:
Andiamo in una tenuta, per richiesta del proprietario, che voleva disfarsi degli arredi, aveva venduto la bellissima dimora con parco e terreni.
Il posto curatissimo, di una bellezza semplice ed imponente che solo l’atavico connubio toscana/regnounito ha trovato un preciso stile documentato in tutta quell’area che è il Chiantishire.
Un signore anziano ci riceve, contento di se e soprattutto della sua età che dichiara con orgoglio: 92 anni; è in compagnia di una stupenda minuta bambola di 86 anni, con degli occhi azzurri , penetranti come spilli arzilli e curiosi, e mentre “i maschi” girano fotografando cassettoni e torciere, io vengo accompagnata in uno studiolo dalle enormi vetrate incorniciate da possenti archi di pietra su un panorama toscano mozzafiato, per godere degli acquerelli eterei e azzurri, tanti, luminosi, un vero giardino in casa.
Lei è anche appassionata di botanica.
Il tempo mi sembrava fermo a Sissinghurst e mentre parlavamo, Virginia Woolf, Bloomsbury, Hampstead, erano in circolo, e davanti ad una “lussuosa tazza di te” cosciente della rispettabile età di questi, convinta che ritornassero a Londra da figli e nipoti, come ho fatto io con tren’anni di meno, per avvicinarmi all’ultima dimora, chiesi “Allora avete venduto questo paradiso per tornare a Londra?”, con un sorriso ironico e malizioso, come di una bimba che sta per fare una divertente marachella, e cambiando espressione da birba imbronciata…
“ No, no, madam, abbaimo comprato un palazzo a Firenze, per una nuova avventura”
Robinson ha il suo Venerdì
Don Chisciotte il suo Sancio Panza
Il Pirata la sua Perla
Il leone la leonessa,
e... Busi dice : ed io con chi?
E mi stringe il cuore al pensiero che anche a chi fioriscono le rose d'inverno partire per nuove avventure è utopistico se si è soli...
solo in numero pari si può sognare anche la guerra...
Oggi mi sembra proprio il caso di rispolverare questi vecchi appunti, e ricordare a me stessa che tante cose che appena un secolo fa erano utopie appartengono alla normalità di vita del nostro quotidiano.
Quando ho terminato di leggere il tuo post ho sospirato..."ahhh...com'è vero...solo in numero pari si può sognare anche la guerra", fantastica questa frase...grazie per averla condivisa e grazie per i tuoi post...mi trasportano altrove, dove tutto appare lontano...e io ne ho bisogno.
RispondiEliminaUn bacio.
Debora
Ciao Gingi,un testo molto bello e carico di sensazioni per andare oltre,bravissima,grazie delle emozioni.
RispondiEliminaBuon fine settimana.
Un bacio.
Cara Strega-bugiarda mi è voluto un po' per capire e poi sognare con te la Toscana, post molto interessante. buon fine settimana cara amica.
RispondiEliminaTomaso
I colori pastello sono usciti tutti dalla tavolozza: io li guardo serio e pensoso. Ma sono in numero dispari e non posso dichiarare guerra a nessuno. Dovrò attrezzarmi.
RispondiEliminaQuello che hai scritto sa di carta e lapis...ne avverto il profumo.
Molto sentito questo post ... entra nell'anima con forte emozione, bravissima! Ciao!
RispondiEliminaTESORAAAAAAAAAAAA...
RispondiEliminaMa come si fa...
Come si fa?
Utopistico è avere tempo per starmene qui, FISSA sul tuo blog...senti è possibile avere le chiavi?
Non mi schioderei più...altro che tazze di "thè", qui si respira profumo e saggezza.
Con le chiavi potrei entrare e starmene nei momenti più improbi anche con una tazza di...latte! ;o)
baci streghetta del mio cuor...e buon w-e! Kisses..NI ;o)
che pensiero profondo.....un abbraccio!
RispondiEliminadipingere con le parole proprio non ci riesco, ne paesaggi men che meno persone ... però in guerra, pur rendendomi conto che in due sarebbe meglio, preferisco andarci sempre da solo ... o forse io sono già due...
RispondiEliminain questo momento ...sei più riflessiva di uno specchio
Qui la prosa non solo é elegante, ma si sostanzia di contenuti pregnanti di natura, di arte, di storia. E di sentimenti umani in parte di difficile decifrazione, in parte incantevoli in sé, in parte semplicemente da rispettare.
RispondiEliminaChe pensieri! E come sai descriverla la mia bella regione. Sai che ti dico: faccio un post fotografico per te del Chianti e ripagaci con post come questi
RispondiEliminaChe pensieri! E come sai descriverla la mia bella regione. Sai che ti dico: faccio un post fotografico per te del Chianti e ripagaci con post come questi
RispondiElimina...che bel Vissuto...e Tu dici."solo in numero pari si può sognare anche la guerra"...
RispondiEliminaio dico che non siamo nati per camminare soli in questo splendido giardino...ma anche accogliere...a volte, nel cercare insistentemente l'amore, altro non si fà che rifuggerle...mentre se viviamo appieno ogni istante...come il Tuo nuovo affacciarti alla finestra e coglierne i piccoli dettagli...esso giungerà a Te in segni che solo Tu saprai cogliere...
un abbraccio ed un raggio di Sole Gigi Cara..serene ore..
dandelìon
Cara Gingi, mi piacciono i post vecchi che ci rammentano il passato!!!
RispondiEliminaCiao e buona notte con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Si anche io ripostandoli, li trovo con una atmosfera che si è un po' persa ultimamente,
RispondiEliminaUn buon fine settimana e un caro e affettuoso salito.
Ciao Strega.
RispondiEliminaTu lo sai che io ti voglio bene, malgrado le maniere brusche che a volte uso.
Un bacio.
Mi è gradito questo tuo dire, e riconoscere le proprie mancanze è dei grandi, per questo hai la mia stima.
EliminaUn sorriso
Gingi
Mi fai felice.
RispondiEliminaCiao.
L'ho detto che devi essere una persona molto dolce e da quanto ho letto, sei anche molto sensibile.
RispondiEliminaBuon fine settimana
Mandi
Rosetta, cara, un grazie e un affettuoso mandi
Eliminae buon fine settimana
Sai dipingere con le parole: un' arte rara. La Toscana e' bellissima,: sono appena tornato dalla Maremma, da quel gioiello di Castiglione della Pescaia
RispondiEliminaHo abitato due anni in un posto da favola, la foto che vedi è della chiesetta appartenente alla casa.
EliminaCastiglione andavo spesso anche in inverno i fine settimana, stavo nel complesso di fronte al mare, "L'Approdo", le paperelle in acqua fra le barche ci sono ancora?
Ops: Remigio, ho preparato un post sul libro si Raffaele La Capria, comprato e bevuto in un sorso,grazie per avermelo fatto conoscere, suoi avevo il premio Strega e due saggi.
EliminaFino al 15 di settembre rispolvero i vecchi post, e poi pubblico quanto è in canna.
Che strana coincidenza: anch'io sono stato a L'Approdo. E le paperelle sono ancora li nelle acque del fiume antistante l'hotel. Che bel posto. Aspetto le tue considerazioni sul libro di La Capria. Ciao Gingi
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