11 ago 2017

Le mie valigie, e i suoi bauli Vuitton


Stamani la spiaggia era questa e già dopo pranzo la valigia di cartone è con me.
Appena 4 o 5 anni quando con l'antico necessaire da viaggio, giravo portando con me la valigetta e posandola, poi alla sera, su un tavolinetto che faceva da comodino...
Era il mio gioco preferito "arrivavo in albergo o nella cabina della nave ....per poi svegliarmi in un luogo sempre diverso, con la curiosità del viaggiatore".
Ho girato per il mondo, fino ai 9 anni... e mi immaginavo di incollare alla valigetta le etichette di luoghi incantevoli,  guardavo con meraviglia i bauli da viaggio di una mia cugina... che faceva la spola da San Fernando de Apure a casa dei nonni, dove abitavo.
Entravo nella stanza guardaroba, e quando lei e la madre arrivavano io vedevo quei piccoli armadi, con l'interno in legno e pelle come casse dei tesori
Cartolina di Strega timbro 26.8.1932

Questa era la sua casa, cioè la casa degli zii,  una vita da favola finita la scorsa estate, mentre anche io avevo abbandonato la casa dell'infanzia.
Sulle nostre vite, o almeno su quelle che conosco per vicinanza o parentela si potrebbero scrivere lunghissimi romanzi, di mondi oramai perduti, ma l'esperienza dice che anche le vite che sembrano dall'esterno  "normali".  sono "speciali".
Foto Strega Zia Adele

Foto Strega Maria Teresa a 4 anni

Foto Strega Donna Adele  patio interno San Fernando de Apure
Nel sistemare alcuni oggetti ieri mi sono imbattuta in questi, fili bellissimi e delicati, le egrette, li ho posati su un mobiluccio nello spogliatoio (scusate il termine non più di uso comune, ma la strega immortale lo chiamava così , ai suoi tempi!;-))
vengono dal Venezuela, e se in Europa un ciuffo su una fascia liberty, o un abbellimento in un cappello a larghe tese, si doveva fare con un oggetto prezioso e raro bisognava comprarlo dall' unico importatore al mondo il simpatico Zio Ciccillo...primo governatore di San Fernando de Apure.
Wikipedia,  cercando San Fernando, dice poco della città ma parla dei Barbarito. poi ci sono molti scritti con tanti errori e difformità, come quelli sul declino e l'abbandono del palazzo da parte di Donna Adele e della figlia... ma è bello leggerli come un gossip che riporta alle  epoche di miniere d'oro, a importazioni di pelli di coccodrillo (ora vietate) e alle piume dell'uccello del paradiso. 
La grande famiglia nel tempo è diventata sempre più ristretta, ma gli ultimi Natali  da ricordare e i giorni di feste degni di essere chiamati tali, li ho trascorsi insieme a Maria Teresa, sua figlia ed ai miei figli, con quello splendido marito che la adorava e che le aveva donato una dimora non da meno di quella di San Fernando de Apure.
Immagine del Web Casa De Barbarito oggi


La mas conocida de las casas de San Fernando en la época de mi infancia era la casa de los Barbarito o el "Palacio de Barbarito", construido a comienzos del siglo XX (entre 1912 y 1913) con un aporte significativo de mano de obra y materiales procedentes de Europa, para los hermanos Francisco (Pancho), Félix y José (Pepino) Barbarito etc etc ...

15 commenti:

  1. Uh Strega che ricordo hai suscitato in me: le valigie della coppia di zii di mio padre, che avevano girato il mondo, con le loro valigie piene di targhette da ogni dove. E la zia, di nazionalità olandese, rientrata in tempo per la mia nascita. Susanna come lei, coincidenza. Mi ha regalato bamboline prese da ciascun paese esotico visitato e parliamo di "soli" 10 lustri fa :)
    Susanna

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    1. Ieri era una giornata di nostalgie..e le mie sono sempre indirizzate verso il "viaggio"... sogno che mi accompagna da bambina... la sindrome geografica di cui parlo nella mia presentazione non smette di accompagnarmi...
      Spero tu le abbia ancora tutte le bamboline, io purtroppo ho perso moltissime cose lungo la strada... ma tante per caso e per mistero mi accompagnano sempre.
      Un abbraccio

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    2. Le ho ancora TUTTE! Portate via dalla mia casa natìa sono ora nelle verdi Marche. Comprate per me poco prima che nascessi ma sono veramente "antiche" (ahimè!?)
      Un baciotto Susanna

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    3. Vedi basta una parola per portare indietro il tempo... verdi Marche ! Ho ricordato un viaggio fatto da Ancona Fabriano... verso Roma, un percorso fra gli alberi, le torri di avvistamento, le fonti del Clitunno... un viaggio fatto con l'incipiente sindrome di Stendhal.... mentre una musica i cui brani erano molti di questi che senti qui, e alla guida chi mi accompagnava nel cammino della vita in un silenzio carico, rotto simultaneamente per dire in simbiosi le medesime cose... poichè anche i nostri pensieri avevano gli stessi percorsi.... Dovrò assolutamente rifare il medesimo viaggio...

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  2. che splendido regalo ci hai fatto donandoci i tuoi ricordi....io vengo da una famiglia di origini umili e contadine e i viaggi nn erano contemplati....la valigia....mi ricordo mio nonno che raccoglieva il necessario in un grande fazzoletto e lo infilava in una sporta di paglia se doveva spostarsi per un giorno o due....

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    1. La nobiltà della terra non è da meno di quella dei commerci o d'armi, ed i ricordi sono tutti aristocratici se rispettati e conservati...
      Sai tanti anni fa , ragazza in un paesino calabro ho acquistato dei grandi fazzoletti di cotone, ho preso tutti quelli che c'erano, consapevole della loro rarità.
      Li ho ancora e li usavo al mare coprendo i capelli sotto dei grandi cappelli a falde larghe,,, che tempi adoro i ricordi ... tutti, perchè i brutti li ho cancellati convincendomi che di brutti non ne avevo....

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  3. Ciao Gingi, i tuoi ricordi mi riportano verso la mia infanzia, ma a 9 anni ero ancora ancorato a Venezia (salvo qualche piccola vacanza nel Veneto). Certo che con la tua scopa (lol) devi essere andata di qua e di là. Tempo fa avevo pubblicato anch'io foto della mia infanzia e giovinezza, ma non me ne sono rimaste molte. Ti auguro una serena domenica.
    PS - Scusa la lunga assenza, ma ti garantisco che è ben giustificata (operazione al cuore in endoscopia).

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  4. Elio. è sempre piacevole leggerti, non preoccuparti per le assenze, le mie sono state tante e lunghe, comunque il cuore lo abbiamo pazzerello ed infido, io ne ho avute 2, e adesso si aggiungono altri problemi. ,a sarò incosciente, io mi sento una ragazzina, e anche se ogni mattina ho in visita un acciacco nuovo, ho tanta superbia e non do confidenza, Fai anche tu così... ti abbraccio ed un sincero in bocca al lupo
    Gingi

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  5. Un bel viaggio,nella storia di famiglia e di costume.Ricordi e foto che segnano piacevoli soste di un viaggiare piacevole e sempre ricco di nuove sorprese.Si può viaggiare in tanti modi...Un abbraccio

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    1. Chicchina cara, solo adesso mi accorgo che la risposta al tuo commento non c'è. Distratta come sono forse dopo averla scritta nei gg. scorsi non avrò dato l'invio. Mahhh
      Ti penso in viaggio... ci sentiamo
      Un abbraccione
      Ps. sai ho trovato un blog di un signore venezuelano tutto impostato sulla "storia" di zio Ciccillo, e di Dogna Adela... parla delle miniere d'oro, delle aigrette, della importazione delle pelli di coccodrillo in Europa, della casa e anche della morte di Don Francisco... allora governatore... comunque la famiglia e la nascita sono un caso, e a volte è un bel caso ( frase di Maria Teresa) e certe cose consolano nei momenti di sconforto.. e le radici forse mi hanno aiutato a superare una vita assurda fatta di paradossali realtà.
      Un sorriso

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  6. Sai che mi piace molto leggere questo tuo ricordare, anche se con vecchi post, il tuo passato. Mi rilassano e mi fanno tornare indietro al mio e mi riempiono il cuore di gioia. Grazie cara.

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    1. In effetti nel blog scarico tutti i miei ricordi e le considerazioni sulla realtà. E anche se la mia componente affettiva ha inciso molto sul cambio di vita, debbo dire che adesso la sua qualità è migliore di prima. Ho un bagaglio enorme ed incredibile... ma è solo il caso!

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  7. .. viaggiare è senz'altro la passione più bella trasmessa dai miei genitori.. e proprio oggi... parto! ;)

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    1. Good Holiday un sorriso e di cuore che siano vacanze belle come tu le hai sognate ed attese

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