Come ha scritto Charles Baudelaire un porto è un luogo affascinante per un’anima stanca delle lotte della vita. L’ampiezza del cielo, l’architettura mobile delle nuvole, i colori cangianti del mare, il luccichio dei fari, sono un prisma meravigliosamente adatto a distrarre gli occhi senza mai stancarli. Le forme slanciate delle navi, con la loro complicata attrezzatura, alle quali l’onda imprime delle armoniose oscillazioni, servono a conservare nell’anima il gusto del ritmo e della bellezza. E, poi, soprattutto, c’è una sorta di piacere misterioso e aristocratico per chi non ha più né curiosità né ambizione, nel contemplare, disteso sul belvedere o appoggiato sul molo, tutti quei movimenti di coloro che partono e di coloro che ritornano, di coloro che hanno ancora la forza di volere, il desiderio di viaggiare o di arricchirsi. Quando c'è burrasca per i motopescherecci è difficilissimo entrare nel porto canale di Pescara. Mogli, figli e parenti dei marinai aspettano con ansia il ritorno dei loro cari. Sono momenti angoscianti. Restano impressi anche nella memoria visiva. Adoro il porto di Ponza. Un gioiello di fine '700 dalla quinta curvilinea rimodellato su un modello greco fenicio. Potrei stare ore a rimirarmelo, a passeggiare sui suoi due livelli stradali, a fotografare barche e sogni di innumerevoli vacanze. il profumo di mare, di salsedine, di caviglie bagnate da fresche e piccole onde che vanno sulla sabbia. La visione di un tramonto.
Baudelaire intende il porto come approdo sicuro, anche nelle tempeste dell'anima, e in effetti per chi ama il mare esso simboleggia l'arrivo nella ricerca della libertà e della bellezza. Lui, il mio amore senza fine, ha avuto un brutto incidente, e appena si è potuto muovere in sedia a rotelle si è trasferito in barca, il 7 giugno ha festeggiato li il suo compleanno. E da quel porto sicuro, senza recarsi al Pitti, al Fashion Week e in showromm, organizza dal mare, come lui dice "da dove partono i sogni", il lavoro per i suoi collaboratori. Il mare è quello che tu dici e molto di più. Le emozioni provate all'ingresso dei porti sopratutto se entri al tramonto sono sigilli impressi all'animo. Grazie Gus un abbraccio Gingi
Una foto magnifica e una sensazione che purtroppo non ho mai provato, fin'ora, immagino le sensazioni straordinarie dinanzi a un panorama del genere con quelle luci. Mi fai sognare. Buon inizio di mese e di settimana :) sinforosa
Catania, con il mare e l'Etna è unica, ma, il riflesso delle luci sull'acqua è emozionante sempre. puoi provare con il traghetto sullo stretto di Messina, e la notte le luci si fondono con le stelle. Grazie buon inizio anche a te. Gingi
Ciao,bellissima foto,ammirare le città viste dal mare sono tutte bellissime.Io da buon navigante preferisco l'uscita dal Porto perché è così che inizia l'avventura. Ciao fulvio
Fulvio, io trovo che l'ingresso a Catania con l'Etna sullo sfondo è unico, e altrettanto bello quello a Marsiglia, fra luci e palazzi con Notre Dame de la Garde , che semra sospesa in cielo. Uscire dai porti da un senso di libertà non inquinato dalla mano dell'uomo. Ciao Gingi
Entrare in porto, di questi periodi, può diventare scomodo e anche deleterio... ma è bene che qualcuno ne sottolinei l'aspetto romantico... e chi meglio di te?!
Non è ne scomodo ne nocivo entrare in porto con "patente e libretto" ...;-). Mi ricordo piccolina la fila all'ufficio postale di chi aspettava il permesso di imbarco per emigrare, e immagino la visione e l'emozione dell'ingresso a NYC , le luci, i grattacieli, insieme ai sogni per una vita migliore. Tutto sarebbe più romantico se non ci fossero di mezzo i soldi e la politica, la politica di adesso che nulla ha a che vedere con la res publica. Franco una serena settimana e un abbraccio. Gingi
Mi hai fatto venire in mente la recente visita ad Ellis Island...dove quei migranti venivano accolti e spulciati, prima di poter far parte del Grande Mondo Nuovo.. un colpo al cuore anche quei luoghi, carichi di speranza ma anche di nostalgia per la terra natia abbandonata...
Carissimo Franco, vedo che in 8 gg, non ti sei fatto mancare nulla. Ma tu e tua moglie siete dei instancabili. Sai con gli anni mi sono resa conto che molti detti sono "fasulli" infatti le medaglie hanno innumerevoli facce. Un abbraccione
Osservare quella foto mi ha fatto pensare subito a Napoli. Diciamo che le due città hanno qualcosa in comune, di speciale ed evocativo. Ho visitato la tua regione, Catania e l'Etna, una vita fa ma mi porto dietro ancora, tutta la loro magia. Che bella la tua casa a cui arrivo per caso. Ci tornerò di certo e molto volentieri. Una abbraccio e a presto, Mariella.
La foto del profilo è stata scattata dalla penisola sorrentina, l'isola di fronte è Capri, e sulla destra c'è il golfo di napoli in tutta la sua bellezza. Sono posti in cui ho parte del mio cuore. Avrei voluto ricambiare la visita ma vedo che non hai "casa". Grazie gingi
Ciao! Allora vedi che mi sembrava familiare? Ho casa strano che cliccando sul mio nome non ti appaia. Adesso ti lascio il link, mi fa piacere se passi a trovarmi🌺
Dipende dalla prospettiva: il mare e il viaggio sono una metafora che si completa al ritorno entrando in porto. Così anche un luogo che ti è abituale e conosci a menadito può diventare nuovo e sorprendente. Succede in ogni arrivo dal mare a Palermo come a Genova o Napoli...oppure a Catania sorvegliata dal grande vulcano.
Il porto, è metafora di vita, il traguardo di un cammino, uscirne invece, nella classica simbologia, potrebbe essere la liberazione e la via verso l'infinito e la libertà. Io molto terra terra, così come sono, parlavo dell'emozione che ti prende davanti ad uno spettacolo oggettivamente bello come quello di Catania. Poi vi è lo stato d'animo di un particolare momento, che alla vista anche del conosciuto, stupisce e sorprende. Mi permetto a proposito della percezione del bello, di consigliarti, se ne hai voglia, una breve lettura di Alaine Scarry, SULLA BELLEZZA e sull'essere giusti. non so se adesso sia di facile reperibilità,io lo acquistai e lessi a Siena nel 2002, gli anni in cui abitavo in Chiantishire, ;-)
Siamo gente di costa, abituata agli arrivi, ai turisti tutti, ad ogni stagione. Siamo quelli che lasci ogni settembre sicuro di ritrovarli uguali, e invece no. Quelli che chiudono le spiagge la sera e non sai dove vanno a dormire, quelli con i piedi nell’acqua, la testa altrove. Siamo piccoli cabotatori, più nuotatori che naviganti, armatori di pazienza per vedere le persone che passano come il tempo, senza mai imparare a dire addio. E piangiamo due volte ad ogni nuova indifferenza, per dare il nostro piccolo contributo al mare.
Ho letto due volte questo tuo commento, che trovo sibillino, non di per sé, ma sopratutto per il fatto che proviene da un luogo non reperibile. benedetta figliola Gingi
Cara Gingi, che foto!!! Magnifica, grazie di averla condivisa.
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso, in effetti ieri sera c'era un'atmosfera speciale.
EliminaBuona settimana anche a te.
Gingi
Come ha scritto Charles Baudelaire un porto è
RispondiEliminaun luogo affascinante per un’anima stanca delle
lotte della vita.
L’ampiezza del cielo, l’architettura mobile
delle nuvole, i colori cangianti del mare, il luccichio
dei fari, sono un prisma meravigliosamente
adatto a distrarre gli occhi senza
mai stancarli.
Le forme slanciate delle navi, con la loro
complicata attrezzatura, alle quali
l’onda imprime delle armoniose oscillazioni,
servono a conservare nell’anima il gusto
del ritmo e della bellezza. E, poi, soprattutto,
c’è una sorta di piacere misterioso
e aristocratico per chi non ha più né
curiosità né ambizione, nel contemplare,
disteso sul belvedere o appoggiato sul molo,
tutti quei movimenti di coloro che
partono e di coloro che ritornano,
di coloro che hanno ancora la forza di volere,
il desiderio di viaggiare o di arricchirsi.
Quando c'è burrasca per i motopescherecci è difficilissimo
entrare nel porto canale di Pescara.
Mogli, figli e parenti dei marinai aspettano con ansia il ritorno
dei loro cari. Sono momenti angoscianti.
Restano impressi anche nella memoria visiva.
Adoro il porto di Ponza.
Un gioiello di fine '700 dalla quinta curvilinea
rimodellato su un modello greco fenicio.
Potrei stare ore a rimirarmelo, a passeggiare sui suoi
due livelli stradali, a fotografare barche e sogni
di innumerevoli vacanze.
il profumo di mare, di salsedine,
di caviglie bagnate da fresche e piccole onde
che vanno sulla sabbia. La visione di un tramonto.
Baudelaire intende il porto come approdo sicuro, anche nelle tempeste dell'anima, e in effetti per chi ama il mare esso simboleggia l'arrivo nella ricerca della libertà e della bellezza.
EliminaLui, il mio amore senza fine, ha avuto un brutto incidente, e appena si è potuto muovere in sedia a rotelle si è trasferito in barca, il 7 giugno ha festeggiato li il suo compleanno. E da quel porto sicuro, senza recarsi al Pitti, al Fashion Week e in showromm, organizza dal mare, come lui dice "da dove partono i sogni", il lavoro per i suoi collaboratori. Il mare è quello che tu dici e molto di più. Le emozioni provate all'ingresso dei porti sopratutto se entri al tramonto sono sigilli impressi all'animo.
Grazie Gus un abbraccio
Gingi
Una foto magnifica e una sensazione che purtroppo non ho mai provato, fin'ora, immagino le sensazioni straordinarie dinanzi a un panorama del genere con quelle luci. Mi fai sognare. Buon inizio di mese e di settimana :)
RispondiEliminasinforosa
Catania, con il mare e l'Etna è unica, ma, il riflesso delle luci sull'acqua è emozionante sempre. puoi provare con il traghetto sullo stretto di Messina, e la notte le luci si fondono con le stelle. Grazie buon inizio anche a te.
EliminaGingi
Ciao,bellissima foto,ammirare le città viste dal mare sono tutte bellissime.Io da buon navigante preferisco l'uscita dal Porto perché è così che inizia l'avventura.
RispondiEliminaCiao fulvio
Fulvio, io trovo che l'ingresso a Catania con l'Etna sullo sfondo è unico, e altrettanto bello quello a Marsiglia, fra luci e palazzi con Notre Dame de la Garde , che semra sospesa in cielo. Uscire dai porti da un senso di libertà non inquinato dalla mano dell'uomo.
EliminaCiao Gingi
Entrare in porto, di questi periodi, può diventare scomodo e anche deleterio... ma è bene che qualcuno ne sottolinei l'aspetto romantico... e chi meglio di te?!
RispondiEliminaNon è ne scomodo ne nocivo entrare in porto con "patente e libretto" ...;-).
RispondiEliminaMi ricordo piccolina la fila all'ufficio postale di chi aspettava il permesso di imbarco per emigrare, e immagino la visione e l'emozione dell'ingresso a NYC , le luci, i grattacieli, insieme ai sogni per una vita migliore. Tutto sarebbe più romantico se non ci fossero di mezzo i soldi e la politica, la politica di adesso che nulla ha a che vedere con la res publica.
Franco una serena settimana e un abbraccio.
Gingi
Mi hai fatto venire in mente la recente visita ad Ellis Island...dove quei migranti venivano accolti e spulciati, prima di poter far parte del Grande Mondo Nuovo.. un colpo al cuore anche quei luoghi, carichi di speranza ma anche di nostalgia per la terra natia abbandonata...
EliminaCarissimo Franco, vedo che in 8 gg, non ti sei fatto mancare nulla. Ma tu e tua moglie siete dei instancabili.
EliminaSai con gli anni mi sono resa conto che molti detti sono "fasulli" infatti le medaglie hanno innumerevoli facce. Un abbraccione
Che meraviglia!
RispondiEliminaGrazie Francesca, tu questo anno ti farai mancare la Sicilia?
EliminaBeh se fosse così non sarebbe mare e estate. Intanto la ammiro attraverso le tue foto.
EliminaOsservare quella foto mi ha fatto pensare subito a Napoli. Diciamo che le due città hanno qualcosa in comune, di speciale ed evocativo. Ho visitato la tua regione, Catania e l'Etna, una vita fa ma mi porto dietro ancora, tutta la loro magia. Che bella la tua casa a cui arrivo per caso. Ci tornerò di certo e molto volentieri. Una abbraccio e a presto, Mariella.
RispondiEliminaLa foto del profilo è stata scattata dalla penisola sorrentina, l'isola di fronte è Capri, e sulla destra c'è il golfo di napoli in tutta la sua bellezza. Sono posti in cui ho parte del mio cuore. Avrei voluto ricambiare la visita ma vedo che non hai "casa".
EliminaGrazie
gingi
Ciao! Allora vedi che mi sembrava familiare? Ho casa strano che cliccando sul mio nome non ti appaia. Adesso ti lascio il link, mi fa piacere se passi a trovarmi🌺
Eliminahttp://acquamari.blogspot.com/?m=1
EliminaQuando non sono loggata e arrivo dal mobile riesco a commentare con un profilo anonimo. Svelato l'arcano!
EliminaA presto.
Sono venuta a trovarti... complimentoni
EliminaGINGI
Dipende dalla prospettiva: il mare e il viaggio sono una metafora che si completa al ritorno entrando in porto. Così anche un luogo che ti è abituale e conosci a menadito può diventare nuovo e sorprendente. Succede in ogni arrivo dal mare a Palermo come a Genova o Napoli...oppure a Catania sorvegliata dal grande vulcano.
RispondiEliminaIl porto, è metafora di vita, il traguardo di un cammino, uscirne invece, nella classica simbologia, potrebbe essere la liberazione e la via verso l'infinito e la libertà. Io molto terra terra, così come sono, parlavo dell'emozione che ti prende davanti ad uno spettacolo oggettivamente bello come quello di Catania. Poi vi è lo stato d'animo di un particolare momento, che alla vista anche del conosciuto, stupisce e sorprende. Mi permetto a proposito della percezione del bello, di consigliarti, se ne hai voglia, una breve lettura di Alaine Scarry, SULLA BELLEZZA e sull'essere giusti. non so se adesso sia di facile reperibilità,io lo acquistai e lessi a Siena nel 2002, gli anni in cui abitavo in Chiantishire, ;-)
EliminaSiamo gente di costa, abituata agli arrivi, ai turisti tutti, ad ogni stagione. Siamo quelli che lasci ogni settembre sicuro di ritrovarli uguali, e invece no. Quelli che chiudono le spiagge la sera e non sai dove vanno a dormire, quelli con i piedi nell’acqua, la testa altrove. Siamo piccoli cabotatori, più nuotatori che naviganti, armatori di pazienza per vedere le persone che passano come il tempo, senza mai imparare a dire addio. E piangiamo due volte ad ogni nuova indifferenza, per dare il nostro piccolo contributo al mare.
RispondiEliminaHo letto due volte questo tuo commento, che trovo sibillino, non di per sé, ma sopratutto per il fatto che proviene da un luogo non reperibile.
Eliminabenedetta figliola
Gingi