25 lug 2019

celesti nostalgie

Dal mio fazzoletto a mare
La notte s’incammina, la luce che non abbaglia si appoggia come carezza al mio corpo.
Il ceruleo del mare, la vista di terre senza colore che abbracciano il cielo..
Le luci del porto, del grande porto, sono uguali a queste, mentre una nave arriva lentamente qui un pescatore rientra, e una voce lontana dice che lo sguardo si posa sulle stesse visioni..
Il bolo fumante ha bisogno di entrambe le mani, scotta, ma è ancora piacere tatto, vista, cuore e la voce di un inganno voluto?
Ogni stanza porta alla visione, e da qui ricordi di voci, profumo di gelsomino, la luce di una luna, troppo grande per stare a guardarla da sola, il pericolo di dire e l’incoscienza, del non capire l’importanza delle parole, esse scavano nell’animo di chi le accoglie e scalpellano un dolce solco mai più ricolmo.
Il foglio è qui, sembra ieri….
in vita mia ho scritto versi di quattro stagioni
Inverno fu la prima
E dello scrivere nemico
Venne dunque l’estate,….
E per la primavera un semplice e celeste quadernetto,
cieli celesti suo poverissimo titolo.
L’autunno ahimè io non l’ho scritto, perché,
come per tutta la poesia grande, esso è l’implicito,
sta dietro assai a tutti quanti i miei versi,
nella mia vita vana.

6 commenti:

  1. Bello.
    Sì, la Luna è meglio guardarla in due.
    Ciao Gingi.

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    1. Certo Gus, ci sono però delle sensazioni, per me certezze, che mi hanno "confermato" di aver guardato la luna insieme ad una presenza lontana ed un pensiero così forte, che la percezione dell'altro era quasi tangibile. ma io sono una sognatrice e a te queste emozioni sono sconosciute, pragmatico come sei. Buona giornata, sto tornando dal policlinico, e in taxi ho parlato... parlato con chi ho creduto capisse, le sciocchezze che ci siamo detti, e questo per me è un regalo per mia solitudine. Vedi? basta poco.. e ci si accontenta anche senza arrivare alla luna.
      Un abbraccio

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  2. Cara Gingi, vedo che sei sempre romantica, brava!
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Tomaso carissimo, una volta mi avevano insegnato che "non si cambiano uomini e cose", ma non è così... andando avanti con gli anni, si acuisce l'indole e il carattere si forma e rafforza, il mio si è rafforzato e mutato nel sentimento, nella fragilità e nel capire che le cose importanti della vita non sono cose.
      Se questo vuol dire essere romantici, allora lo sono tantissimo.
      Un abbraccio
      Gingi

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  3. Perché non commentare direttamente i versi finali?
    Perché non farsi attraversare dalle tue stagioni e rileggere anche le proprie? Quei versi sono la scia di un astro che di tanto in tanto ci sfiora e sono anche tra le cose migliori che tu abbia pubblicato.

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    1. Come mi hai insegnato, le poesie non si commentano, si sentono e si accolgono, la malinconica luna che sfiora il suo stesso velluto e il tuo commento che rivela l'aver capito.
      Grazie

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