16 mag 2018

SUBLIMARE LA CONTRADDIZIONE



Una signora che conosco va in giro con vistose scollature, occhiali a specchio alla Steve MacQueen, capelli bianchi raccolti e anfibi inglesi con la punta di metallo.
Potrebbe sembrare post punk se non fosse oltre i sessanta,  si potrebbe sospettare che cerchi un amante se non ne avesse già due, potrebbe apparire straniera se non fosse del basso Lazio, malvestita se non fosse naturalmente elegante, un killer evaso da un video gioco invece che una stimata professionista.
Lo scopo del suo vestire è semplicemente lanciare messaggi contraddittori e portare scompiglio negli occhi di chi guarda per rivitalizzare il mondo e se stessa.
D’altronde la realtà come noi la percepiamo è un’illusione , avvertono i buddisti da secoli ed i fisici solo da qualche anno.
Quindi comportandosi senza alcuna logica coerente si è al passo con le moderne scoperte dell’anima, della scienza e della tecnica.
Quel che si vede è nei nostri occhi, e tra l’altro non sempre lo si osserva con attenzione.
Per esempio una donna avveduta trae ispirazione dalle meraviglie, e ne fa un uso salvifico nelle situazioni noiose, imbarazzanti e nei momenti in cui c’è bisogno di un vento “rivoluzionario”.
Mi vengono in mente una serie di esempi, giustificazioni morali, culturali e filosofiche o assolute scemenze per non essere troppo coerenti.
Ispirarsi ai messaggi subliminali, cioè informazioni e immagini che si assimilano inconsciamente, scritte, suoni,  che restano nella memoria di chi osserva senza che ne sia consapevole.( penso ai messaggi subliminale della Coca cola negli USA degli anni ‘50 o a quelli del supermercati già dagli anni ’70).
Cercare di non cadere nella trappola filosofica, difendersi dall’accusa di dire una cosa per poi farne un’altra, predicare bene e razzolare male, facendo proprio il concetto di Parmenide che la contraddizione non appartiene all’essere ma solo alle apparenze.
In caso di un bisogno ulteriore di difesa da attacchi ed accuse si può usare Platone e confondere le idee. “la conoscenza nasce dalla meraviglia nei confronti della realtà e consiste nel chiedersi il perché delle cose” e non bisogna cedere di un sol passo nel concetto di non contraddizione chiamando a difesa Aristotele “E’ impossibile che la stessa cosa sia ed insieme non sia”.
Tale principio va confutato senza rispetto per Aristotele e di conseguenza : ogni affermazione può essere insieme vera e falsa, e non esiste alcuna possibilità di distinguere il vero dal falso.
E questo fa pensare alla mia incoerenza  per essere una Stregabugiarda profondamente sincera.
Chi sostiene che un discorso, l’abbigliamento, il comportamento o l’amore contengono contraddizioni, crede di aver messo a tacere il soggetto e  non si aspetta io risponda olimpica : " E’ vero, c’è una contraddizione, questo significa che il mio pensiero è molto più ampio del tuo. Prendine atto e rinuncia alle tue chiusure mentali”
Sento il bisogno di spiegare agli increduli e agli scandalizzati, che non si è incomprensibili ma vacue, perché tutto e vacuo e non esiste altro oltre la vacuità. Per una maggiore comprensione di questo concetto si può ricorrere ad un esempio del Dalai Lama  (quanto bene mi ha fatto un mese a Pomaia presso il Lama Tzong Kapi ) Una corda attorcigliata su se stessa al buio potrebbe sembrare un serpente. Per noi quelle corda è davvero una serpe, anche se resta il fatto che la serpe esiste solo per noi. La temiamo perché abbiamo paura dei serpenti. Tuttavia indagando meglio scopriremo che è solo una corda. Si deve sempre discernere fra ciò che sembra e ciò che è, eppure a ben vedere non c’è niente in quell’oggetto che noi chiamiamo corda che possa far supporre che quello che noi vediamo è una corda e nient’altro.
Per lasciare una speranza a chi cerca di avere a che fare con il mio essere caleidoscopico, mi piace citare Poe, quella parte della letteratura americana affascinante e misteriosa:
“ l’ingegno umano non riuscirà mai a concepire un cifrario in cui l’ingegno stesso non possa scoprirne la chiave”.



2 commenti:

  1. Un mese con un lama per capire che tutto è apparente, vacuo, probabilmente "altro" da come lo disegniamo? Ohi ohi.. Gingi tesoro.. ti credevo già saggia di tuo.. mi sembra di leggere questi counselor che impazzano per le aziende, con le loro teorie sul benessere psicologico e le soluzioni più strampalate ("contro le negatività, scrivi cosa ti infastidisce su un foglietto, appallottolalo e gettalo nel cestino, questo gesto ti aiuterà a liberarti")... e questa gente la paga la nostra azienda, invece di dare i soldi a noi... ma forse è un'apparenza che inganna..e dovremo scavare più a fondo, per vedere oltre... e non farci ingannare da quella corda che di sicuro non è un serpente.. ma ci sta impiccando lentamente... ;)

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  2. Non un mese con un lama, ma un mese in un centro buddista, direi "il centro", dove vivere una vacanza tranquilla, fra letture, passeggiate e mare in uno dei luoghi che fu il più gettonato dai Vip, negli anni 60 e 70. Le stupidaggini degli psicologi, che hanno rovinato scuole famiglie ed educazione sono lontane dalla vacuità di cui parlo, e la contraddizione non è altro che una trasgressione che può permettersi chi conosce le regole.Alla mia età si capisce che è anche vacuo sapere se è reale ciò che percepiamo, importante è vivere in maniera capricciosamente leggera.
    Per esempio che differenza fa venire a Roma e godere di una casa atavica, che ti impegna, ti costa, ti rende schiavo, e abitare a pochi passi affacciandosi sullo stesso panorama, senza oneri? Gingi alla sua tenera età ha capito che è bene giocare e contraddire lasciando la corda a chi ancora non è fuori dal bisogno.( sociale, familiare, materiale)
    Un caro abbraccio e spero a presto.

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