C'è un modo giusto di "stare al mondo" universalmente riconosciuto, Gingi cara? Oppure ognuno di noi ha pieno diritto al suo?
Immagino di no. Siamo così legati alle convenzioni, al "sociale", ai diritti/doveri, che il nostro io più essenziale lo bruciamo in un vivere che non ci appartiene quasi più.
Anche sui blog dobbiamo stare attenti a come ci esprimiamo.
Credo che il modo giusto per ciascuno sia la nostra libertà "interiore". Quando la possiamo liberare siano noi stessi soddisfatti ed appagati,sono attimi di solitudine, attimi dedicati alle nostre passioni, il resto è vita, regole che non sempre ci tarpano e ci rendono animali inseriti in una società che sempre più frequentemente non sentiamo nostra. Un caro saluto
C'è un modo giusto di "stare al mondo" universalmente riconosciuto, Gingi cara?
RispondiEliminaOppure ognuno di noi ha pieno diritto al suo?
Immagino di no. Siamo così legati alle convenzioni, al "sociale", ai diritti/doveri, che il nostro io più essenziale lo bruciamo in un vivere che non ci appartiene quasi più.
Anche sui blog dobbiamo stare attenti a come ci esprimiamo.
Dov'è che siamo davvero noi?
Credo che il modo giusto per ciascuno sia la nostra libertà "interiore". Quando la possiamo liberare siano noi stessi soddisfatti ed appagati,sono attimi di solitudine, attimi dedicati alle nostre passioni, il resto è vita, regole che non sempre ci tarpano e ci rendono animali inseriti in una società che sempre più frequentemente non sentiamo nostra.
EliminaUn caro saluto