30 mag 2017

LA CASA DEL GELSOMINO


IBRAHIM 'ABD al-MAGID




La casa del gelsomino è una decadente villetta in una strada della vecchia "Alessandria",dove vive il protagonista, un uomo mediocre, che rappresenta tutta una generazione di "esseri" delusi e rassegnati.


E' una casa avvolta in un alone di mistero e di leggenda, specchio malinconico di una seducente "Alessandria" che non c'è più.

Vado avanti ... questo era un post dell'ottobre 2007, il blog compirà 10 anni in settembre,  se riesco ad avere un po' di costanza, per quella data i miei post saranno nuovamente tutti visibili.
La Casa del Gelsomino, era, o forse lo è ancora, il mio nick in skipe, usato tantissimo ai tempi delle cast, quando ci si conosceva nelle conferenze a tema.


20 commenti:

  1. Sei bravissima, ma nessuno può scrivere in un blog se non si relaziona con gli altri.
    Io elimino dal mio elenco di lettura chi non commenta i post che scrivo.

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  2. Grazie, ma credo che scrivere sia un bisogno, uno sfogo, la voglia di fissare in un luogo i propri pensieri.
    io penso che si possa scrivere, non solo senza relazionarsi, ma anche tenere le proprie sillabe in privato.
    Penso che ognuno è libero di commentare, così come di scrivere come e quando vuole.Io seguo molti blog, a volte commento altre no, e molti di questi non sono mai venuti a vedere il mio blog, ma io non mi privo di gradevoli letture ... anche in rete do ut des?

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  3. Non è un do ut des ma il mio desiderio di vederti vicina. Se non lo sei preferisco perderti.

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  4. Quelli che ti commentano sono meramente ossequiosi, molto lontano da chi cerca di abbracciarti.

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  5. Che piacere leggere che sei tornata "frenetica" sul blog. Bella la casa del gelsomino anche se... la pianta in sè mi produce attacchi di allergia, nonostante ciò ne sono circondata.
    Un abbraccio carissima.

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    1. Francesca, ci provo, ma oramai mi viene difficoltoso essere frenetica, io mi sento tanto un bradipo.
      Ero venuta a trovarti, non ho commentato il tuo 1° Maggio, trovo poco da dire sulla festa del lavoro.
      Invece la foto magnifica mi ha riportato a me bemba, sembra la spiaggia di Cava d'Aliga, prima che il cemento facesse arrivare le pietre fin sulla sabbia.
      Un abbraccione anche a te.

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    2. Spiaggia (anzi laghetti) di Marinello, sono stata in Sicilia a Pasqua ma...che freddo!!!

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    3. Ma va? Io a Pasqua ero a Panecastro, un salto e sei dall'altra parte. Un abbraccio

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  6. Killing Salazar
    Escobar
    Nebraska
    Le regole del caos

    sono gli ultimi quattro film che ho visto su Sky on demand.
    Le regole del caos è bello, Nebraska, bianco e nero, profumo di Fellini è bellissimo.
    Un abbraccio carissima.

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    1. In questi ultimi anni, ho seguito poco l'arte dell'immagine in movimento, comunque appena avrò tempo andrò su youtube a vedere.
      notte carissimo

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    2. Gus ultimamente mi preoccupano le tue scelte cinematografiche... ti consiglio Remember... come anche a Gingi.. ;)

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    3. Franco, Nebraska è un capolavoro. Penso che tu non l'abbia visto.

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  7. non conosco Gus se non ultimamente e vi ringrazio entrambi... ma non ricordo di aver espresso desideri di avvicinarmi a film
    grazie comunque consigli e pareri allargano gli orizzonti

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    1. Hai detto di non conoscermi. Se ti parlo di film è per mostrarmi a te.
      Il Cinema ha delle potenzialità enormi.
      Una grande forza di convincimento.
      E' uno strumento con cui anche a scuola si può insegnare molto.
      Ai corsi per fidanzati molti parroci facevano vedere Casomai .
      A volte i ragazzi capiscono meglio certe cose con un film
      che con tanti discorsi.
      Ho in mente un momento preciso: una notte guardavo
      Sogni di Kurosawa e di fronte a quei quadri sconnessi,
      di cui non capivo sostanzialmente niente, ma che avevano
      una potenza estetica incredibile, per me si è aperto
      un nuovo mondo.
      Il mondo della bellezza.
      Si può restare fissi a contemplare un ciliegio in fiore
      anche un'ora.
      Ma il cinema può essere anche diseducativo: chi non è
      abituato a un certo uso della ragione può essere plagiato
      da una forma di comunicazione così diretta e forte.
      Il film è uno strumento comunicativo più forte degli altri
      perché contiene una storia nella quale identificarsi.
      Ma come tutta la comunicazione -letteraria, o televisiva o artistica
      contiene rischi e potenzialità legati esclusivamente a chi ci sta dietro.
      il cinema di Tarkowski o di Vanzina hanno fascino uguale e contrario.
      Intercettano gli occhi che vogliono essere affascinati:
      "Chi dal messaggio di impegno chi dal disimpegno".
      La fascinazione è identica perché il mezzo è potente.
      Ho pensato a un film di Miyazaki dove c'è
      una prolungata contemplazione di un grande albero.
      Buona giornata Gingi.




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    2. Ti avevo letto stamani, ed il tuo commento merita una risposta consona al tuo notevole scritto. Così avevo rimandato, adesso è tardi, lo farò domani ed intanto ti auguro una serena notte.
      Un abbraccione
      Gingi

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    3. sono svegia da troppo... riassumo le potenzialità dell'arte sono enormi e per molte necessita conoscenza, cultura, esperienze pregresse il cinema invece, come ben dici, è potente e diretto e il suo fascino anche malefico ha presa immediata avulsa da background. sei spettatore ma coinvolto con immagini musica parole. La bellezza creata dall'uomo emoziona ma è raro il suo rinnovarsi nel rivederla, invece un albero, un panorama, un cielo stellato(non inquinato dalla luce artificiale) la luna un tramonto riescono ad annullare l'abitudine del già visto. il mondo della bellezza si svela all'improvviso ma lo avevi dentro. Una serena giornata

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    4. Il film tratta di cose reali ma è sempre una finzione. Non bisogna farsi coinvolgere ma meditare su quello che accade. La natura non stanca mai. Si tratta di una Bellezza divina.
      Buona giornata Gingi.

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  8. :)
    Ciao
    il titolo mi incanta, come il profumo che emana il gelsomino.
    E' un intreccio avvolto in un aurea magica....
    Un abbraccio
    Luci@

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  9. Adesso sono da un'altra parte ma ho avuto la fortuna di abitare la casa con un gelsomino centenario che dal giardino si arrampicava fino al primo piano, poi in terrazza... e quel profumo lo porto sempre con me
    Un sorriso ed un abbraccione
    Gingi

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