9 apr 2015

Tuttologie e capacità...

Foto Strega
Non so se è un sintomo dell'età che avanza, ma la mia sindrome geografica si è molto acquietata...anche se l'indole non cambia e scalpito a star ferma, anche in questo periodo di sistemazione, ma ho sentito l'urgenza di rientrare nella mia affollata solitudine fra vecchi giornali, schemi di ricami e disegni del 1800.
Apro i fogli con l'attenzione e la cura dovuta agli oggetti rari,  e poi i miei amori... le pezze, tessuti d'antan spolinati e liserée, broccati e velluti,  che ricordano dimore che non avrò più... tendaggi dal profumo di casa, dove voci squillanti di bimbi risuonavano insieme a quelle meste e capaci di ammalianti racconti... 
Lei era bellissima e mi dava un po  di soggezione,
raccontava con indifferenza meraviglie della sua normale vita, e mentre io non mi annoiavo mai, nella mia stanza di giochi che con gli anni, diventò stanza di studio, mi chiamava: Vieni vieni streghetta mia, ti insegno a sfilare, vedrai è facile se impari la tecnica...
Ma no, ci sono casse piene e a me non piacciono, voglio tutto moderno e colorato... e le lenzuola le voglio di seta, come quelle di Zia Lilly....
Le lenzuola le ho, qualcuno ancora è rimasto, le aveva fatte ricamare a Palermo, altre a Roma, ma io non so cosa pagherei per aver vicino a me la sua maestria e la sua voce che mi potesse spiegare come fare....Non c'è da un tempo infinito e sempre più spesso la ricordo arrivare elegantissima, sempre col cappello ed il mio bimbo per mano e mentre lavoravo la sua dolcissima voce diceva : Abbiamo pensato di venire a trovare la mamma, ma promettiamo di non disturbare.
Da buona strega immortale ho iniziato il 400, la rete è fatta adesso dovrò imparare a ricamanci su, ma ho provato anche a sfilare. Qui dove sono se ne fa un gran commercio, e c'è chi disegna, chi sfila, chi ricama... ma io non appartengo ad epoca di specializzazioni, penso che una ricamatrice di sfilato siciliano deve saper fare tutto. Così la mia prova ha già lo sfilato ed il ricamo a rete pronto per il 400, e ho cominciato a sflilare a disegno per il 500....
Foto Strega
Questa sera agli amici che verranno ad assaggiare qualche verdurina del ristorante vegano che ho sotto casa... dirò  Chi ha detto che era impossibile imparare?  Chi lo ha detto paghi pegno, doppio, dato che ho fatto tutto da sola senza maestri!

6 commenti:

  1. UUUUUUUUUUUUUUU....adoro queste tecniche , per il momento il tutto rimane in una scatola ma verrà il tempo che l'aprirò e lì verrà il bello .........vorrà dire che mi rivolgerò a te per i consigli !!!!!!! Ciaoooo

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    1. Miriam cara ho bisogno di chi mi indirizzi... per consigli sono a disposizione, la pratica purtroppo è ancora carente, ma apri le tue scatole, li ci sono i sogni ed il ricamo è una medicina di serenità e bellezza.
      Un sorriso

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  2. https://www.youtube.com/watch?v=JW7fHTso3Zk

    Il 400, ricamo che imparai in collegio dalle suore.
    Un giorno mi chiamò la suora, mi diede un telaio, sul quale c'era una una stoffa già pronta per essere ricamata.
    Mi disse quello che dovevo fare ma non capi nulla.
    Su quel telaio passai buona una settimana, non avevo capito nulla di nulla.
    La stoffa diventò nera a furia di sfilare.
    Ma una mattina capi... che momento gioioso che fu per me..avevo finalmente capito!!
    Contenta mi misi all'opera e fino a mezzogiorno non lasciai mai il ricamo.
    Suonò la campanella del pranzo e fu allora che suor Valeria mi venne accanto.
    Mi accarezzò e sorrise dicendomi...ci abbiamo messo una settimana ma alla fine lo hai capito! Era più contenta di me.
    Una settimana che lei forse, osservava i miei sforzi, ma non mi diceva mai nulla.

    Pensa, streghetta mia che tanto era il pensiero che mi dava questo ricamo che per una settimana
    rinunciai anche alla ricreazione , giravo tra le amiche che sapevano fare questo ricamo, chiedendo sempre spiegazioni.
    Ma sulla rete le suore ci facevano ricanare sempre angioletti, ostie e santini e gigli

    C'era un altro ricamo, sempre sulla rete solo che quest'ultima
    veniva preparata da parte con un ferro della maglia e con l'aconcello. Dopo aver preparato la rete questa veniva montata sul telaio e si ricamava, come il 400, sempre con santini ostie, e gigli.
    Ero ragazza andai a mare e vidi un pescatore che aggiustava la rete della pesca in un modo strano, un'operazione che gli rubava tanto tempo. Ricordandomi della rete che facevamo in collegio, mi avvicinai a lui e timidamente gli spiegai che poteva adottare un sistema diverso, più veloce. A queste mie parole il pescatore mi guardò dall'alto in basso e mi sfidò..fammi vedere qual è questo modo più veloce. Naturalmente, dovetti arrangiarmi con i mezzi a disposizione..in meno di dieci minuti riparai un bel buco alla rete. Il pescatore mi guardò disarmato, ma poi gli spiegai tutto e mi ringraziò.

    Grazie per questo tuo post che mi ha portato indietro di anni e anni.Una foto, un ricamo e le tue parole hanno risvegliato antichi ricordi.

    Buona serata streghetta! Ciao!

    Scusa il lungo commento.

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    1. Il commento è gradevolissimo, e racconta di momenti belli e di immagini di mare e di reti, ricordo i pescatori con il modano che riparavano le reti, seduti vicino le loro barche....
      Io sto imparando adesso, da bimba dalle suire ho studiato pianoforte e qualche punto semplice di ricamo, non lo sfilato siciliano.
      grazie Rosaria della tua cara presenza. Un abbraccio

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  3. Che meraviglia di lavori carissima Gingi. Opere davvero preziose. E che tutor hai avuto.
    Un abbraccio Susanna

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  4. Grazie Susanna, sei sempre gentile, ma questo non è altro che un imparaticcio... spero di mettere in atto i progetti a lungo termine che ho in mente...
    Un sorriso

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