7 ago 2014

tutti latinisti ?

Apro il video del computer metto l'audio, e comincio a digitare. 
In questa piccola frase ho già usato due parole latine.
Il latino, presunta lingua morta dà segni giornalieri di sopravvivenza, buttato fuori dalla scuola e dalla chiesa, lui rivive e si vendica penetrando nel linguaggio della burocrazia, nei posti cardini della politica, della economia, dei tribunali, dello spettacolo e dello sport. Mia cugina,insegnante di latino e greco al liceo, che mi dedicava tutti i pomeriggi e con la quale svolgevamo un nostro programma al di fuori dell'insegnamento impersonale della scuola, mi inizio al latino dicendo: Non esiste lingua più sintetica,con la capacità di condensare il massimo di pensiero nel minimo di parole.
In effetti, viviamo in una società malata di stitichezza concettuale e affetta da diarrea verbale.
L'approccio alle materie letterarie era sempre diverso da quello ascoltato la mattina in aula; a scuola ci misero in guardia per la complicata grammatica, per il dover apprendere tutti i casi delle 5 declinazioni, per lo studio più approfondito dei complementi e "questo adesso, poi verrà il tempo della sintassi e saranno dolori"
Maria invece mi disse :" è una lingua affascinante, che nel tempo ti farà capire molte cose, ti permetterà di aprire le porte dei significati delle parole quando leggi, ma sopratutto è divertente, basta capirne l'ingranaggio e sarà come una sfida a misurarsi, come fare le parole crociate".
Adesso, più passano gli anni e più mi accorgo quanto sia usato il latino, eppure le scuole lo hanno abolito definitivamente.
Avevano provato a lasciarlo facoltativo, ma scegliendolo solo il 17% degli studenti lo hanno abolito.
Questi intelligentoni si sono mai chiesti se avessero messa facoltativa la matematica quanti sarebbero stati i ragazzi a sceglierla? da sondaggi fatti non più del 13%.
Qui di seguito scelgo alcuni modi di dire e parole che io uso correntemente in aggiunta a quelli che usiamo tutti senza pensare che siano termini latini.

  1. Absit iniuria verbo (l'offesa sia lontana dalla parola).
  2. Ad abundantiam.
  3. Addendum (in genere nelle lettere commerciali: facendo seguito ai nostri accordi verbali!)
  4. Ad hoc
  5. A divinis
  6. Ad kalendas Graecas in genere dico alle calende greche (che non esistono nel calendario greco per cui mai !)
  7. Ad libitum (a piacere, a volontà, secondo il proprio capriccioso piacere)
  8. ad maiora
  9. ad personam
  10. Agenda
  11. A latere ( il giudice a latere sta a fianco del giudice titolare del fascicolo di causa)
  12. Album
  13. Alias
  14. Alibi
  15. Alleluia
  16. alter ego
  17. ambo
  18. ante litteram
  19. a posteriori
  20. a priori
  21. arbiter elegantiae
  22. audio- video
  23. auditorium
  24. aula magna
  25. aurea mediocritas
  26. auscultare
  27. aut aut
  28. Aut caesar aut nihil (Questa era una frase che usavo spesso nei tempi in cui ero viziatella, o cesare o niente, cioè o tutto o niente, quindi senza nessun compromesso).
  29. Ave Maria
  30. Bis
  31. Bonus malus (ci hanno pensato le assicurazoni a farlo entrare nel linguaggio di tutti)
  32. Brevi manu
  33. busillis
  34. Campus (ci hanno pensato gli inglesi a farla entrare in italia con passaporto estero!)
  35. Caput mundi
  36. Caritas
  37. Carpe diem
  38. Casus belli
  39. cave canem
  40. clientes
  41. consecutio temporum
  42. corpus (raccolta di opere letterarie)
  43. corpus domini
  44. cui prodest (purtroppo lo dico e lo scrivo spesso, a chi giova?)
  45. cum grano salis
  46. cum quibus
  47. curriculum
  48. de cuius
  49. de facto    Adesso mi fermo,l'idea del post, la ho avuta perché sono riuscita ad avere un libro di Marchi, che mi mancava da 30 anni, ma domani... o meglio appena posso continuo, miei cari latinisti.

4 commenti:

  1. Hai fatto bene a ricordare quanto il latino sia tutt'altro che "lingua morta":è vivissima,gode di buona salute,quasi a sua insaputa. Davvero i suoi termini o derivazioni sono parte integrante,e da sempre ,del nostro parlare quotidiano,con punte di eccellenza nel linguaggio giuridico,medico,botanico..
    Si studiava latino in seconda e terza media,ai miei tempi.Leggevamo e traducevamo il De bello Gallico,le favole di Fedro,cosine così..Mi sarebbe piaciuto studiarlo ancora,ma ho scelto diversamente.Interessante la carrellata dei modi di dire,anche questi molto usati,e qualche volta perfino abusati.Buon tutto,nell'attesa di altri post promessi.Ciao

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  2. Vorrei fare molte cose, rispolverare vecchie letture e studi fatti, ma il mio tempo è diventato infinitamente breve. Gallia est omnis divisa in partes tres.... erano le prime parole che traducemmo dopo le varie frasette degli esercizi. e il De bello gallico, ma anche le favole di Fedro, non sono per nulla cosine.Proprio ieri leggevo (mi perdo sistemando i libri) che adesso siamo abbastanza grandi per leggere le favole.
    Oggi volevo continuare, ma il lavoro che sto facendo 0ramai da 10 giorni sul corpus del materiale da sistemare è immane, il solo carteggio fino ad adesso è di 220 pagine e sono circa alla metà.
    Comunque non mi sono fatta mancare la notte scorsa le poesie di Catullo, e credimi lette in latino sono uno spettacolo Multa satis lusi.
    Le promesse sono debiti... che io non voglio avere, quindi a presto.
    Intanto ti ringrazio per la tua affettuosa presenza.
    La streghetta.

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    1. Chicchina, credo sia arrivato il tempo di comprare altra tastiera... le lettere stanno sparendo tutte ed io per quanto attenta... sbaglio sempre.

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  3. Piano piano riuscirai a sistemare tutto,capisco cosa significhi perdersi,mentre si sceglie,si sistema:ad ogni richiamo o riferimento le strade della memoria percorrono itinerari diversi e i portano lontano..
    i miei due anni di latino,ed i tanti anni non mi concedono molti lussi,mi aiuto con le traduzioni a fronte..
    Ciao.

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