1 nov 2019

Halloween ? E che cosa è?

Oggi rispolvero questo vecchio post, a memoria delle nostre belle tradizioni violentate da "feste" che inneggiano al macabro e al "brutto"  
Foto Strega, uno dei tre vassoi (il mio)

Passano gli anni, ed ieri mi è arrivata una foto della piccolina vestita da strega, andava a danza dove era organizzata la festa di Halloween, e nel 2011 scrivevo il post che segue:

 Ieri sera, mentre parlavo al telefono con mia figlia, venivamo interrotte da ragazzini a cui lei porgeva il dolcetto, vassoio già preparato all'ingresso del negozio, e questo rito si sarebbe prolungato fino alle ore 22, come da accordi fra i commercianti del centro storico.  Fastidi per la famiglia e la mia piccolina, da imputare a feste, culture e tradizioni che non ci appartengono.
Ben venga la globalizzazione intesa come conoscenza e rispetto del diverso, o anche come aiuto fra diverse società.. ma io la mia identità me la tengo ben stretta, e ho un latente fastidio nel dover subire le manifestazioni di tradizioni che non appartengono alla mia millenaria cultura e che non si identificano con la nostra storia.
I celti? gli elmetti con le corna? i fantasmi, i riti e i sacrifici pagani ? si, certo, mi incuriosiscono, ho sete di conoscenza, il waldere, la simbologia delle rune...sono avida di sapere,  il mistero mi intriga.... ma né i miei trisavoli, né io stessa da bambina e  neanche i miei figli, avevamo sentito parlare della notte di Halloween.
Era una festa celtica già 2000 anni fa, che durava dal 31 ottobre al 2 novembre e celebrava il capodanno. Le forze del male si liberavano con gli spiriti dei morti. Accendevano fuochi e offrivano sacrifici.
E già il fatto che bisogna assistere a festeggiamenti sulle forze del male, in una società bacata dalla violenza, dall'oblio delle nostre radici, e dalla ricerca ossessiva di un divertimento che più macabro è, e più piace, io, non ci sto! e dal momento che sono la "scomodina " di sempre, invito tutti ad usare allegoricamente le zucche per farle ragionare...o materialmente per farne gustosissimi tortelli.
Papa Gregorio III, nel IX secolo d.C., provò a controbilanciare questa saga e proclamò il 1° novembre festa di Tutti i Santi, ovvero All Hallow' s Day. La vigilia divenne All Hallow' s Eve, da cui deriva anche la parola attuale.
Quindi noi , noi non irlandesi o scozzesi, noi di lingua romanza e non germanica, noi abituati ad avere i nostri Dei al sole sull'Olimpo e non negli abissi di un lago grigio e melmoso, sottostante ad un cielo plumbeo e nebbioso, abbiamo deciso in contrapposizione di festeggiare tutti i santi lo stesso giorno e commemorare i nostri cari il giorno dopo.
E anche per chi non è religioso, nel senso cattolico apostolico romano, come me, è facile, semplice e bello nel giorno della commemorazione dei defunti scambiare il ricordo con l'amore che si materializzava nel giocattolo... e nei dolci presenti in ogni tradizione.
Sono passati tanti anni, ma allora come ora nel paese in cui abito i negozi sono aperti oggi e saranno chiusi domani... ed ieri al bar un signore
commentava che il nostro è uno dei pochi paesi della provincia che onora la vecchia tradizione "dei morti".
Noi allora non conoscevamo babbo natale, ma il presepe, la befana ci portava i doni e camminando pianin pianino arrivava a Betlemme il 6 gennaio, mentre prima avevamo aspettato "il giorno dei morti".



Ricordo, posati sui divani del salotto, tre grandi vassoi, con la frutta "marturana" e le ossa dei morti... era uno spettacolo bellissimo a vedersi, sembravano giochini... ed ammirati ci impossessavamo, ciascuno di noi, del proprio vassoio portato dai nostri antenati... mi sembravano grandissimi e nel mio immaginario pensavo che fossero così grandi perché venivano dal Paradiso..  sinceramente anche adesso, guardando questi 80cm di vassoio, mi sento piccolina e, così come allora, anche ora non mi verrebbe facile portarlo. 
Attraverso i racconti delle zie e di mia madre, conoscevamo i nostri morti che nel giorno del ricordo ci portavano i giochi... solo giochi; i babbi natali di adesso non pensano al nostro divertimento, non ci vogliono bene, ci portano quello che ci serve, magliette, tristi babbucce, pigiami... 
Messi da parte i vassoi, cominciava la caccia al tesoro... perché 
"LORO" venivano dal cielo, e non avevano più le nostre abitudini... posavano i doni dove non si potevano vedere, perché loro stessi non si potevano vedere e potevano volare ed andare ovunque.

Foto Strega, soffitto Studio


Foto Strega soffitto pranzo



Si intravedono le foto di familiari..e non tutte...


Foto Strega, magnifico decadente angolo del giardino
E allora la voce di una zia... "vediamo cosa ha portato il nonno"... e cominciavamo a cercare sotto i letti, dietro i mobili, sugli armadi... dietro le poltrone ... e zio Umberto, e zio Benedetto, Giuseppe, e zia Angelina, ed erano proprio tanti, fra fratelli dei nonni, dei bisnonni, e ... la casa era grande, e si procedeva cercando per ciascun morto i tre regali portati a ciascuno di noi tre fratelli.
Mi ricordo di un 2 Novembre, che arrivati ad un prozio, personaggio delizioso di cui qualche volta scriverò, mio fratello non riusciva a scovare il regalo...  si girava per le stanze, e si scendeva in giardino, e si guardava fra la biancheria degli armadi e negli otto camerini che vi erano in casa... ma niente! fino a quando alzando gli occhi al cielo oramai rassegnato...vide un aeroplanino di latta  ... in bilico sul lampadario . ( lo zio era un Senatore del Regno e generale della Regia Aviazione)  
Alla fine, di questa dolce tradizione che avvicina i piccoli ai loro cari con amore e gioco, e che fa capire quella corrispondenza di amorosi sensi sentita dal Foscolo, si cercava il regalo più bello ed importante, quello che ci aveva portato Papà.
Io non lo avevo conosciuto, avevo appena 6 mesi, quando lui uscito dal bagno felice di essere in ferie nel suo paese, e pieno di gioia per altro che forse un giorno racconterò, diceva "bene finalmente colazione granita di limone e brioche, a Ragusa non la sanno fare come da noi..." poi il nome di mia madre... e si accasciò.
Donna Carolina (sua madre), le zie, mia madre, sono state persone che ce lo hanno fatto amare e conoscere, io, non ho mai sentito il dolore della sua assenza ma ho goduto di mille attenzioni da parte di tutti... vista sempre con occhio affettuoso, poiché l'orfanella più piccolina.
Oggi, la mia nipotina è lontana, ma se l'avessi vicina penso mi sarebbe molto difficile trasmetterle quanto amore e corrispondenza, avevano le nostre tradizioni.
E trovo terribilmente sgradevole e macabro appropriarsi di maschere inquietanti e lontane dalla bellezza del mondo.
Il mio ricordo vola verso chi non c'è più..  ma che vive ancora nell'amore, nell'arte, nei pensieri che sono immortali.

22 commenti:

  1. Ho letto con interesse il tuo bel post e mi pareva di sentire la tua voce che giorni fa mi raccontava quello che hai scritto... Condivido la tua impressione circa l'attuale usanza di maschere macabre e spaventevoli... è un vero peccato che certe tradizioni vadano perdute.
    un abbraccio

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    1. Paola carissima, il mio accento, il siciliano che ha appestato il mondo, non è certo musicale e pieno di g dolci come il tuo, ma ciacoliamo con piacere e leggere che non sono isolata nel considerare certe usanze di cattivo gusto e distorte rispetto alle loro stesse tradizioni, mentre noi stiamo sempre più diventando una colonia, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche sociale.
      Un buon WE un abbraccione

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  2. Non amo halloween e condivido pienamente il tuo scritto. Un abbraccio e sebbene oggi sia una giornata di commemorazione dei nostri cari ....è anche il mio compleanno, ti aspetto?!

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    1. Non ho mai visto la commemorazione dei defunti come un giorno triste, ma come il giorno del ricordo di affetti e di corrispondenze con chi si ha un legame spirituale e non più materiale... nel giorno del tuo compleanno, puoi quindi godere anche dei bei ricordi dei tuoi cari... Un bacione ad augurissimiiiiiii

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  3. Parlando di abitudini! Credo che non mi abituerò mai ad accettare questa festa macabra.
    Per me il ricordo dei nostri morti è un contatto che ci porta un sorriso ricordando il tempo passato con loro, e riflettendo che un giorno sorridendo li raggiungeremo...
    Spera che bucianda sia il nome che anche tu non è proprio che ami questa festa importata da oltre Oceano... Ciao e buon fine settimana cara amica.
    Tomaso

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    1. Tomaso i miei tempi sono lenti, ti rispondo tardi ma spero che l'augurio della felice domenica ti sia arrivato ugualmente.
      Un sorriso affettuoso

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  4. Un bellissimo scritto che condivido pienamente.Brava.Ciao.

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    1. Cara amica mia, gente come noi che affida al vento i mantra del bene e della pace, credo sia lontana anni luce e da riti macabri, e da stupidi mascheramenti di scheletri e streghe.
      sai ho cercato in Maison du monde il tuo Budda, ma non spediscono in Sicilia, tutto rimandato a Bari (quando sarò da mia figlia), o a Roma in primavera. Ma io sono una strega immortale e non ho fretta hahahah
      Un abbraccione

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  5. La festa (?!) di Halloween semplicemente non è una festa, in più dalle nostre parti è solo una sovrastruttura alimentata da obiettivi di basso commercio e da un ormai totale memoria delle tradizioni magnifiche dell'isola. Di tale scempio siamo colpevoli anche noi che conoscemmo e non tramandammo e non insegnammo: la mancanza di spirito e cultura può generare solo zucche vuote e dall'aspetto inquietante. Concordo con quello che scrivi in toto. Non volevo commentare così, volevo solo dirti che sono qui e in un certo modo ma l'argomento mi ha preso e la comunicazione asettica è andata a farsi benedire.

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    1. E' un vero peccato che tu abbia deciso di non commentare, poiché sopratutto su storia, territorio, etica,sociale, letteratura tu non puoi che arricchire un blog o una discussione.
      Per quanto riguarda inculcare o tramandare ai nostri rami le tradizioni che ci appartengono, io faccio di tutto, ma purtroppo le sollecitazioni esterne e le frequentazioni, incidono molto di più di prima.
      A ciò adesso si aggiunge anche l'imbarazzo di dissentire su organizzazioni e mascherate a scuola o a danza. Altro motivo per cui io non appartengo più!

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  6. E' sempre un piacere passare da te.
    Un abbraccio.
    Debora

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  7. Che belli i tuoi ricordi, cara Strega!
    Io non ho mai amato Halloween, se devo essere sincera, capisco però che i bambini si divertano, questo sì.
    Certo, bisognerebbe preservare i nostri usi e le nostre tradizioni, hai ragione.
    Un abbraccio a te!

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    1. I bimbi hanno la capacità di divertirsi sempre,, è nostra la responsabilità di interessarli a tradizioni e ricordi, che faranno propri crescendo. Sarebbe bellissimo andare avanti rinnovarsi, migliorare senza distruggere quello che abbiamo.
      Un sorriso

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  8. Anch'io detesto Halloween per i motivi che hai espresso tu stessa. Tuttavia la società è in mutamento continuo, accade purtroppo che vengano cancellate le tradizioni che si rifanno alle nostre radici (vedi l'albero al posto del presepe) per lasciar spazio ad altre, per noi estranee, ma già parte della propria tradizione per i bambini o gli adolescenti di oggi.

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  9. La bellezza della vita e del mondo è l'impermanenza, ed il mutamento di pensiero, ma se i bimbi non amano il presepe, e solo perchè non diamo loro la possibilità di averne ricordo.E ugualmente vale per le moltissime tradizioni legate alla commemorazione dei defunti, a cominciare dei dolci tipici che ha ogni regione legati a questa ricorrenza.
    Un sorriso

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  10. Perfettamente d'accordo con quanto hai scritto e di sicuro l'anno prossimo mi ricorderò di questo post e lo condividerò.. Anch'io ho scritto su questo argomento e mi rammarico molto che la scuola sia coinvolta nella divulgazione di questa festa a discapito del ricordo delle nostre tradizioni, della nostra cultura.
    Saluti
    La madame

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  11. Cara Gingi, vecchio post! Ma pienamente attuale, sei veramente brava!!!
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Tomaso non venivo da giorni e ricambio in ritardo il tuo abbraccio
      Gingi

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  12. Questo post è struggente. Grazie per averlo condiviso, cara Gingi. Anch'io ho bei ricordi lontani collegati alla festa dei defunti (ma solo a questa festa e a quelli della Patrona della città in cui sono nata). Me li hai fatti ricordare tutti.

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    2. Cara Sonia, più vado avanti e più mi rendo conto che l'unica cosa certa è il passato, ed i ricordi fanno parte della nostra memoria, spesso patrimonio comune.
      Un abbraccio forte forte, grande scrittrice
      Gingi

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