24 lug 2025

Il silenzio delle parole ferme

 Da tempo non scrivo, non perché non abbia nulla da dire, ma perchè le parole, come certe amiche antiche, si nascondono dietro un silenzio che sa di attesa.

Il mio pc era fuori uso, si, ma forse ero un po' spenta anche io.

O solo in pausa.

Ora che torno a guardare queste pagine le sento ancora vive.

Vecchie stanze, con la polvere sulle mensole, ma con l'odore buono dei libri e dei pensieri pensati a metà...

Non serve dire tutto, basta ricominciare, una parola alla volta un ricordo alla volta, stregaBugiarda ritorna con passi leggeri ma veri, come sempre.

7 commenti:

  1. Si, "non serve dire tutto": solo quel che basta. E poi, l'attesa. Quell'attesa che oggi abbiamo smarrito, perchè vogliamo tutto e subito. Ma il vero piacere è nell'attesa. L'attesa della festa (il sabato) è più intensa della stessa festa (la domenica)...ma chi si ricorda più di Leopardi? Ciao Gingi.

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  2. Pino che piacere leggerti. Penso che tu come me , sia pago del nostro durare. E con gli anni e l'esperienza si comprende l'attesa e la bellezza del vivere lentamente.

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  3. Un certo numero di noi ha atteso, alcuni hanno riletto le tue pagine e, facendolo, hanno riletto se stessi. La povere si toglie facilmente se sotto i testi hanno un valore, la lentezza è un'arte Gingi.

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  4. È vero, la lentezza è un'arte, e per me è diventata una forma di dolcezza che accompagna le giornate, lunghe e senza alcuna azione, se non quella di ascoltare audio libri, preferendo, quando è possibile, avere il cartaceo in mano. Ascoltare la voce mentre gli occhi seguono le righe. Giorni fa volevo scrivere, ma sono su un altalena che va avanti e quando le gambe danno la spinta per il ritorno una voce dice... cui prodest ?

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