Immagini fantastiche dei numeri speciali di Epoca, l'allunaggio, le avventure di Bonatti, e indietro nel tempo La lettura e Le vie d'italia, del 1914, e gli articoli sulla Grande Guerra. Ho sistemato alcune cose di Beppe, la sua rivista Braci, dei libretti stampati da una tipografia locale, che adesso non c'è più, e mentre pensavo a quanta grande è stata la mia fortuna di vita, altrettanto grandi i miei dolori e le tragedie, e oltre ad essere unica, del resto come tutte le altre, la sento speciale, per la passione che mi accompagna, e il ritornello che mi fa arrabbiare "tu sempre fortunata" so che corrisponde a verità.
Per uno strano sentire, ho visitato un sito che mi era stato decantato anni fa, e che mi aveva profondamente deluso, forse per le aspettative che non bisogna mai avere.
Non lo avevo più visitato, e, caso o coincidenza, stamani ho trovato una poesia di Beppe ; un semplice copia incolla, di quelli che per dire qualcosa ti affidi a parole altrui, e sopratutto alla poesia che è un linguaggio capace di accarezzare il cuore di tutti, infatti si basa sulla interpretazione soggettiva e lo stato d'animo di chi legge.
Allora mi piace "dire o meglio ridire" di questo grande della scuola poetica romana degli anni 80. Così do una rispolverata ad un mio vecchio post... dell'Aprile del 2012 :
A scrivere ho imparato dagli amici,
ma senza di loro. Tu m'hai insegnato
ad amare, ma senza di te. La vita
con il suo dolore mi insegna a vivere,
ma quasi senza vita, e a lavorare,
ma sempre senza lavoro.
Allora io ho imparato a piangere,
ma senza lacrime, a sognare, ma
non vedo in sogno, che figure inumane,
Non ha più limite la mia pazienza.
Non ho pazienza più per niente, niente
più rimane della nostra fortuna.
Anche ad odiare ho dovuto imparare
Foto di Beppe ai Fori Imperiali "letture notturne" |
e dagli amici e da te e dalla vita intera.
Beppe SalviaSistemando vecchie carte ho trovato un suo breve appunto.
“Io amo la mia casa perché è bella / e silenziosa e forte: sembra d’aver / qui / nella casa un’altra casa, d’ombra, / e nella vita un’altra vita, eterna”.
E mentre un gatto prendeva posto alle spalle di quella nonna che sedeva in modo da fargli posto,
Foto Gingi sala da pranzo |
Ci sarebbero nella biografia di Beppe tanti elementi per farne una leggenda. A Lui piacevano gli slanci e i salti, i salti lessicali e logici,
e anche quelli fisici, da equilibrista.
Gli piaceva saltare sui davanzali.
Lo faceva ogni tanto, tra il terrore di chi guardava.
Non si prendeva mai sul serio, aveva uno spirito sornione, e se pure aveva un sentimento altissimo della poesia, non ci pensava troppo a bruciare le sue pagine o a buttarle nel Tevere.
"Scriveva usando eteronomi, alla maniera di Pessoa,
che gli consentivano di praticare «l'immodesta arte di troppe vite vere».
Dal vento dei suoi boschi lucani "al limitar di neve e foresta" fra volpi e segugi gli arrivò il soffio dei versi di Orazio e dalla materna Sicilia l'eco della scuola siciliana."
E mi affacciavo su quel giardino
Giardino di casa, foto fatta 40 anni dopo. |
Gingi e Beppe in giardino 1955 |
Foto Strega acquerello e china B. Salvia,1970 |
La tua casa è ricca cara Gingi, è un patrimonio di malinconia, di nostalgia, di gioia, di bellezza che si colora nella calda e raffinata atmosfera della vita realmente vissuta; la tua casa sei tu Gingi, sicuramente ne sei consapevole, ma te lo volevo dire lo stesso!
RispondiEliminaUn abbraccio!
Grazie Sciarada, sono belle parole le tue , mi basto e sto bene cin me stessa ma ho un bisogno ancestrale della bellezza che adesso non so vedere e neanche creare.
RispondiEliminaFai bene a dire ciò che pensi, sopratutto se sono parole che fanno bene al cuore.
Ti stringo forte
Hai ragione Gingi, in questo momento tu la bellezza non la vedi, ma la crei, sei un Araba Fenice in fiamme e quanta bellezza in quelle fiamme che brillano maestose per gli amici che possono solo assistere senza intervenire e per i nemici, tu percepisci solo il dolore ma finita la trasformazione, dalle ceneri di quel dolore rinascerai più splendida che mai. Fuori metafora la bellezza è in ogni cosa che hai scritto, nella tua dignità, nella tua forza e nel tuo coraggio, non puoi vederla perché è in piena attività dentro di te, ma noi cara Gingi la vediamo e la sentiamo; un bacio!
RispondiEliminaScusa Sciarada, ho scritto il commento e solo all'invio mi sono accorta di essere fuori da Blogger, non è stata una mancanza di rispetto, in sorriso ed un abbraccio
EliminaGingi
Gingi, stai serena, anche senza spiegazione non avrei mai preso, il tuo "anonimato" come mancanza di rispetto.
EliminaNon so se vedi come la tua bellezza si palesa anche qui, io te lo faccio notare ancora una volta e aggiungo, perché nello scrivere mi era sfuggito, che si manifesta anche nelle paure che hai!
Bacio!
Mi imbarazzi e al tempo stesso mi fai gioire, mi hai dato un meraviglioso buon giorno.
RispondiEliminagrazie
StregaBugiarda
Sono davvero contenta e ti abbraccio!
Elimina" La tua casa è ricca cara Gingi, è un patrimonio di malinconia, di nostalgia, di gioia, di bellezza che si colora nella calda e raffinata atmosfera della vita realmente vissuta; la tua casa sei tu Gingi, "
RispondiEliminaHo copiato da Sciarada questo bellissimo pensiero che condivido pienamente.
Un abbraccio ( e grazie Sciarada ).
Ciao
Loretta... che piacere leggerti, ... proprio l'altra sera pensavo... al tuo Budda in giardino, e malinconicamente prendevo atto che non potrò più averlo uguale, in compenso in questo momento sento il mare (ma non lo vedo). Le parole di Sciarada sono state la medicina che mi ha dato carica per tutto il giorno.. Ci sentiamo presto un abbraccio forte forte
EliminaLoretta, con pensiero comune e condiviso ci stringiamo intorno a Gingi! :-)
EliminaMi sono copiata su un foglio l'appunto che hai trovato sulla casa. Mi arriva dentro fino nel profondo.
RispondiEliminaChe animo splendido aveva il tuo Beppe.
Riciao
Loretta se vuoi leggere puoi trovare le poesie di Beppe, in internet, basta digitare Beppe Salvia.
EliminaSai fin da bambino anche quando parlava sembrava lo facesse in rime....
Un sorriso-
Che altro aggiungere agli eloquenti commenti di chi mi ha preceduto? La casa, è noto, è l'immagine di sé e viceversa. Se anche non conosci una persona, quando entri nella sua casa, sai con chi stai parlando, perché ogni cosa non fa che rivelare l'anima di chi ci vive.
RispondiEliminaAggiungo soloo che i ricordi arricchiscono la propria "casa" intima, non importa se sono sereni o se sono dolorosi.
La casa è la carta di presentazione di una famiglia, e parla di noi , a chi sa ben guardare racconta molto, e aggiungo che con passare degli anni i ricordi dolorosi sbiadiscono per essere accolti con il sorriso di chi sa che senza di essi non avremmo la propria "casa"
EliminaGrazie Ambra..
Niente da aggiungere a quanto altri hanno già detto benissimo:so quanta passione dedichi per ordinare e conservare cose che hanno fatto parte della tua vita e di altre vite precedenti,sono la vera ricchezza, parlano di te e per te,sono pagine di vita,e certi ricordi conservano integra la freschezza e la genuinità,net tempo.
RispondiEliminaI tuoi ricordi di Beppe Savia,come di Lucio Piccolo,per la loro vivacità, invitano ad approfondire,a meglio conoscere.E tu riesci a comunicare questi imput.Un cordialissimo saluto e a presto.
Chicchina carissima, sono qui a sistemare questo luogo, poco amato ultimamente, non c'è un perchè... e se mi leggo mi piace hahahaha
RispondiEliminaDebbo resettarmi, e spero di farlo al più presto, comincio a sentire adesso le bastonate... prima ho reagito, trovato cuccia, lavorato da sola non sai quanto... ora mi sto sgonfiando... speriamo bene
Un abbraccio affettuosissimo
La streghetta stregolata.