23 ago 2017

REINVENTARE LE VITE

Poca distanza, altra aria, un anno che non si apriva, l'imponenza, i tasti d'avorio e l'interno ancora splendente nei suoi bassorilievi liberty, nasconde i suoi tesori che è vacua agli altri la vista, ma dona ancora possenza e
tonalità oggi irripetibili.
Questo è l'anno in cui compie il secolo, cento anni, portati benissimo, cento anni dall'adozione in casa nostra. Rifletto sull'anima delle cose, sui loro cammini.

Mi illudevo di essere forte, non tornerò mai più in questo luogo, lascerò tutto quanto così come è, non ho bisogno d'altro io.

Ho capito, finalmente ho capito che il luogo, le cose, le piante gli oggetti amati hanno tale confidenza e comunione fra di loro che è compiuto il tempo e l'intrusa sono io.

 La mia cultura è poca e la mente fioca
non ho conosciuto regole e leggi e nessuno
dell'ordine dell'universo m'ha insegnato
ad amare la sua natura grande
e umile. Ho offeso con la mia stupidità
la legge della vita,
l'infinita innoccenza della sua crudeltà.
Adesso ho un cuore nobile
ma la mia carne è pietra.

E imparo da sola con stenti l'errore
d'esser sola.
E padre e madre vorrei
esser di questa solitudine.
Non l'abitudine filiare ma il segreto esempio
la natura dolce delle parole vere.
Conosco adesso il tempo certo
degli abbissi e la parola povera
della vita, e l'esclusione e l'essere
e il pentimento e la colpa e tutto
dura nel mio corpo eterno, ed io
non posso amare senza amore
non posso soffrire senza dolore.
Ceneri del mio tempo gli evidenti abbissi
del dubbio e l'assoluto.

La mia paura è grande ma ho il coraggio
di esistere. Soltanto in me l'errore
del giorno e della notte.
Il tramonto è leggero come una carezza
e il giorno nella notte si trasforma.
Di questo genere del mondo
che è l'inconsapevolezza
fa nascer qualcosa che
soltanto l'amore della ragione
conduce ad esser vero.
anche di questo eterno errore son prodighi gli attimi
le origini e la fine.
B.S.

4 commenti:

  1. Che dirti,Gingi,ogni commento sembra stonato,improvvido disturbatore di armonie di parole e di sentimenti talmente intimi e personali da sembrare incomprensibili ai più.
    Fanno male,i ricordi,tanto più quanto sono ricchi di storia e di altra vita.Ma non ci possiamo,non li possiamo, allontanare,staccarci da essi e non sono i luoghi,gli oggetti,che possiamo anche decidere di disertare:sono dentro,nella nostra carne,nel nostro essere,nel nostro diventare adulti.Gli oggetti solidarizzano fra di loro,per lunga condivisa vicinanza sta a noi cercare la loro complicità.Sereni giorni.

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    1. Chicchina cara, che grande donna sei!E quanto capisci fra le pieghe delle sillabe!
      Un sorriso ed un abbraccio forte

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  2. Eccoti!!!!!!!!!!!!!!!!!! era tanto che non ci sentivamo e ora ti trovo con 2 commenti! sono felice mia cara, leggo che come al solito godi del tuo tempo come tu sai fare, c'è tanto di che prendere spunto dalla tua filosofia di vita, lo sai bene te l'ho detto gia' o forse no, ma è cosi'! vado a leggere un po' dui tuoi arretrati, ma mi prendo intanto il bacio e lo ricambio di cuore con un grande abbraccio virtuale....:-)

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  3. Manuela, magnifica e brava amica, sono stata a Roma, tornata da circa un mesetto (il tempo di far rinvigorire terrazza), i miei gioielli sono stati qualche giorno con me, ieri una scappata e rientro immediato e da venerdì... di nuovo via!
    Spero di chiamarti prima di ripartire, dove andrò questa volta non avrò marchingegni ed elettrodomestici, ma solo WathsApp e phone.
    Mi mette allegria leggerti... bacione

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