20 ago 2014

Latino in itinere ultima parte

Ho voglia di scrivere un altro post, ma prima, non posso non mantenere ... e concludere la terna del latino. 
Per iniziare sono passata al volo
davanti la libreria. Ho preso, ad occhi chiusi, dallo scaffale dove ho sistemato i classici latini , come una pesca, un libro ed il caso ha estratto Seneca.
De providentia e il De brevitate vitae.
Spero di riuscire ad esporre brevemente il De brevitate. 
Frasi famose,come  "la vita è breve, l'arte è lunga".
"La vita è il sogno di un ombra."
 "Vassene il tempo e l'uom non se ne avvede", 
"dalla cuna alla tomba è un breve passo" riempiono tutti i generi di libri..
La letteratura è piena di aforismi e riflessioni sulla brevità della vita, ma Seneca nega che la vita sia breve, essa appare tale a chi non ne fa buon uso, ma che in effetti è satis longa abbastanza lunga, anzi large data per coloro che sanno spenderla bene.
Rimproveriamo alla natura di essere stata avara per averci dato una vita così breve, e così veloce, che salvo poche eccezioni, essa ci abbandona proprio mentre ci accingiamo a sperimentarla.
E leggo in latino, ma riporto per brevità la traduzione:
"La nostra vita non è breve, siamo noi che la rendiamo tale. 
Come immense e regali ricchezze, se capitano in mano di un cattivo padrone, spariscono in un battibaleno, mentre capitali anche modesti, se affidati ad un buon amministratore, aumentano per gli utili che se ne sanno trarre, così la nostra vita riesce molto lunga a chi sa farla fruttare."
Le frasi in latino, belle come motti da ricordare sono tantissime, alcune musicali e concise...
ubi ad malum dominum pervenerunt, momento dissipantur....
Nel De providentia... Seneca a seguito di una domanda posta da Lucilio:
Quare multa bonis adversa eveniunt, cioè per quale ragione ai buoni capitino tante disgrazie, sembra una delle tante coincidenze, anzi sincronie, che scandiscono le mie giornate.
Pescare a caso il De providentia e il De brevitate vitae, sarà un segno?  la cosa certa è che io in questi giorni, ho spesso pensato che la mia vita è stata troppo lunga anche se ho sprecato trenta e più anni, negli altri che ho bene usato ho fatto tantissime cose... ed ho lavorato su me stessa per considerare disgrazie che mi hanno sempre inseguito, come "provvida sventura", concetto esposto in maniera magistrale da Seneca.
Scrivere del latino che usiamo tutti i giorni, mi ha fatto riprendere in mano letture di vecchi libri, e da un po di sere mi sono regalata il piacere trasgressivo delle poesie di Catullo, l'appagamento per la magnificenza delle letture giuridiche,( ho riletto soltanto la presentazione ed introduzione alla Storia del diritto romano ) e considerato quanta differenza vi è fra i saggi di adesso e quelli di Cicerone sull'Amicizia e  L'arte di invecchiare .
Est enim amicitia nihil aliud nisi omnium divinarum
humanarumque rerum cum benevolentia et caritate consentio....
Sarò una patita dei classici latini, ma trovo in queste frasi una musicalià di linguaggio e concetti trovati di ugual portata solo fra i filosofi greci.
A distanza di 2000 anni i testi di Cicerone sono sorprendentemente attuali, appartenenti alla filosofia morale, imbevuta di Greca sapienza, come il pensare che l'amicizia è il bene più prezioso fra i beni dell'uomo, dopo la sapienza, e che essa può nascere solo fra animi "per bene".
Ricordo qui il latino come un avo ancora i vita:
  1. Lapis
  2. lapsus
  3. lavabo
  4. lectura
  5. legenda
  6. locanda
  7. libido
  8. lupus (affezione della pelle)
  9. lupus on fabula
  10. magnificat
  11. magnitudo
  12. magnum
  13. mare magnum
  14. mare nostrum
  15. mass media
  16. maximum
  17. mea culpa
  18. medium
  19. memento
  20. memorandum
  21. mens sana in corpore sano
  22. minimum
  23. mirabilia
  24. modus vivendi
  25. more uxorio
  26. motu proprio
  27. mutatis mutandis
  28. mutanda
  29. nemo phrofeta in patria
  30. noli me tangere
  31. nomen omen
  32. non possumus
  33. nova
  34. novissimi
  35. nubendi
  36. odi et amo
  37. omissis
  38. opera omnia
  39. optimum
  40. opus dei
  41. ora et labora
  42. osanna
  43. o tempora o mores
  44. pater familias
  45. pater noster
  46. placet
  47. plenum
  48. pollice verso 
  49. post mortem
  50. probi viri
  51. pro die
  52. pro memoria
  53. prorogato
  54. pro tempore
  55. quid
  56. qui pro quo
  57. quorum
  58. radium
  59. raptus
  60. rebus
  61. referendum
  62. regina coeli
  63. reprimenda
  64. repulisti
  65. sacra rota
  66. salve
  67. senior
  68. sic
  69. sine cura
  70. sine die
  71. sine qua non
  72. solarium
  73. statu quo
  74. status
  75. sua sponte
  76. sui generis
  77. super
  78. super partes
  79. sursum corda
  80. symposium
  81. tabula rasa
  82. tot
  83. transeat
  84. trasfert
  85. turbo
  86. ubi maior minor cessat
  87. ultima ratio
  88. ultimatm
  89. ultra
  90. urbi et orbi
  91. unicum
  92. vacatio legis
  93. vademecum
  94. vale
  95. verba volant
  96. via crucis
  97. viceversa
  98. virago
  99. virus
  100. vulgo.  In questa ultima parte ho volutamente inserito più parole anzicché intere frasi. e alla fine di questo lungo elenco è obbligo commentare il sorriso scaturito oggi mentre ascoltavo il tg3.
Intervistato un carabiniere su uno dei tanti delitti che all'ora di pranzo condiscono i contorni, il poveraccio non riusciva ad esprimersi e parlare con scioltezza in italiano,raccontava il fatto con pause, cercando le parole a fatica, ad un certo punto per rendere importante l'intervista ha dato un colpo di coda ed ha concluso soddisfatto con le" indagini sono in etinere" .
Latino, caro latino, ancora con la tua lingua salvi un mediocre italiano.

7 ago 2014

tutti latinisti ?

Apro il video del computer metto l'audio, e comincio a digitare. 
In questa piccola frase ho già usato due parole latine.
Il latino, presunta lingua morta dà segni giornalieri di sopravvivenza, buttato fuori dalla scuola e dalla chiesa, lui rivive e si vendica penetrando nel linguaggio della burocrazia, nei posti cardini della politica, della economia, dei tribunali, dello spettacolo e dello sport. Mia cugina,insegnante di latino e greco al liceo, che mi dedicava tutti i pomeriggi e con la quale svolgevamo un nostro programma al di fuori dell'insegnamento impersonale della scuola, mi inizio al latino dicendo: Non esiste lingua più sintetica,con la capacità di condensare il massimo di pensiero nel minimo di parole.
In effetti, viviamo in una società malata di stitichezza concettuale e affetta da diarrea verbale.
L'approccio alle materie letterarie era sempre diverso da quello ascoltato la mattina in aula; a scuola ci misero in guardia per la complicata grammatica, per il dover apprendere tutti i casi delle 5 declinazioni, per lo studio più approfondito dei complementi e "questo adesso, poi verrà il tempo della sintassi e saranno dolori"
Maria invece mi disse :" è una lingua affascinante, che nel tempo ti farà capire molte cose, ti permetterà di aprire le porte dei significati delle parole quando leggi, ma sopratutto è divertente, basta capirne l'ingranaggio e sarà come una sfida a misurarsi, come fare le parole crociate".
Adesso, più passano gli anni e più mi accorgo quanto sia usato il latino, eppure le scuole lo hanno abolito definitivamente.
Avevano provato a lasciarlo facoltativo, ma scegliendolo solo il 17% degli studenti lo hanno abolito.
Questi intelligentoni si sono mai chiesti se avessero messa facoltativa la matematica quanti sarebbero stati i ragazzi a sceglierla? da sondaggi fatti non più del 13%.
Qui di seguito scelgo alcuni modi di dire e parole che io uso correntemente in aggiunta a quelli che usiamo tutti senza pensare che siano termini latini.

  1. Absit iniuria verbo (l'offesa sia lontana dalla parola).
  2. Ad abundantiam.
  3. Addendum (in genere nelle lettere commerciali: facendo seguito ai nostri accordi verbali!)
  4. Ad hoc
  5. A divinis
  6. Ad kalendas Graecas in genere dico alle calende greche (che non esistono nel calendario greco per cui mai !)
  7. Ad libitum (a piacere, a volontà, secondo il proprio capriccioso piacere)
  8. ad maiora
  9. ad personam
  10. Agenda
  11. A latere ( il giudice a latere sta a fianco del giudice titolare del fascicolo di causa)
  12. Album
  13. Alias
  14. Alibi
  15. Alleluia
  16. alter ego
  17. ambo
  18. ante litteram
  19. a posteriori
  20. a priori
  21. arbiter elegantiae
  22. audio- video
  23. auditorium
  24. aula magna
  25. aurea mediocritas
  26. auscultare
  27. aut aut
  28. Aut caesar aut nihil (Questa era una frase che usavo spesso nei tempi in cui ero viziatella, o cesare o niente, cioè o tutto o niente, quindi senza nessun compromesso).
  29. Ave Maria
  30. Bis
  31. Bonus malus (ci hanno pensato le assicurazoni a farlo entrare nel linguaggio di tutti)
  32. Brevi manu
  33. busillis
  34. Campus (ci hanno pensato gli inglesi a farla entrare in italia con passaporto estero!)
  35. Caput mundi
  36. Caritas
  37. Carpe diem
  38. Casus belli
  39. cave canem
  40. clientes
  41. consecutio temporum
  42. corpus (raccolta di opere letterarie)
  43. corpus domini
  44. cui prodest (purtroppo lo dico e lo scrivo spesso, a chi giova?)
  45. cum grano salis
  46. cum quibus
  47. curriculum
  48. de cuius
  49. de facto    Adesso mi fermo,l'idea del post, la ho avuta perché sono riuscita ad avere un libro di Marchi, che mi mancava da 30 anni, ma domani... o meglio appena posso continuo, miei cari latinisti.

4 ago 2014

Mutanda et Smemoranda

Se considero la mia persona, mi sento un nulla con tante curiosità e con l'amarezza di comprendere che oramai il mio tempo è infinitamente breve per soddisfarle almeno in parte. 
Se mi guardo attorno il mio nulla prende quota, e la mia autostima cresce. Non importa se a torto, ma indubbiamente per il mio io risulta positivo. e va bene  così.
Avevo un blog ricevuto in regalo,dove scrivevo farina di altro sacco ed ho cancellato, ma che dico cancellato...non cancellato,si è pretesa la restituzione di un dono che avevo ricevuto per rottura di una anomala società... 
Ho sempre sopravvalutato le persone con le quali intrattengo rapporti, e con la cenere in testa debbo confessare che questa mia abitudine fa male a me, la cui umiltà non viene compresa ed alimento l'ego degli altri, e fa male a chi perde la consapevolezza del proprio limite.
Mi fregio di non essere dattilografa insieme al fatto che sono pigra e non perdo tempo a limare, rileggere sopratutto gli strafalcioni di ortografia derivanti dalla digitazione, che per me è sempre indigesta.
E da questa mia carenza, forse dovuta più al mio carattere, frettoloso e superficiale considero questo post un prologo ad una serie di post dal titolo Impariamo l'italiano, Come si legge un libro, e Siamo tutti latinisti.
Ad maiora!

1 ago 2014

Indipendenti dall'invidia

Interrompo la mia deambulazione casereccia e di sistemazione, per un pensiero che voglio fissare
"L'invidia è un sentimento meschino, penoso, che avvelena i rapporti sociali, ma anche amicali ed di parentela, fa soffrire in silenzio e a volte sfocia in comportamenti assurdi, anche di competitività fra consanguinei, ma ancor peggiore non è la superbia di chi reputa che nessuno sia degno della propria invidia? 
Ditemi voi.
Io Intanto prima ancora di aver tutto a posto sto organizzando per l'arrivo di un ospite ... conosciuto nove anni fa nel web, e amico nel reale da sette.
Ma lui, milanese, che sta facendo il giro della Sicilia in bici ... intanto si adatterà a sopportare una superbona? ;.)
OPS .... avevo dimenticato la musica e per lui,proprietario del Sound70, unico locale in Italia dove si ascolta solo anni'70 ed esclusivamente su vinile.