17 giu 2017

GabboDJ , grazie Gabriele

Per scaricare pensieri... mi sono data ad attività manuali, sono perfette perchè consentono un impegno fisico, gestuale, e permettono di resettare idee, emozioni, archiviare sensazioni.
Si, mi sono allontanata quando hanno ucciso in autostrada GabboDJ, dovevo acquistare un poco di equilibrio, essere più distaccata e lasciare che il tempo faccesse.... decantare.
Un colpo sparato, e il reale diventa ricordo, ricordo di serate ...allegre, ma sopratutto spiritose. Gabbo era garbato, mai volgare, amico di tutti aveva molte simpatie, tanti interessi, programmava una vita fatta di cose che gli piacevano, insomma era un...appassionato!!! Era rispettoso di tutti, ed io, con i rimpianti di un tempo non vissuto, mi trovavo bene. 
Avevo lasciato casa, volevo stare sola e libera, e sono andata in un luogo vicino a ricordi di ragazza.
Erano due passi, uscivo dal cancello... e sullo stesso marciapiede , mi infilavo lentamente, in sordina in quel locale che è il mito di una generazione, in un mondo che mi faceva sognare e vivere una realtà di cui  avevo ricordi a tratti, saltuari...
Il suo sorriso, la poltroncina tenuta libera per me, e..... come cantava un grande della Dolce Vita "con in mano il suo bicchiere di cristallo", stavo fino a spegnere le candele, con la "disco" che faceva vibrare lo stomaco, gli occhi pieni di una gioventù bella, disinibita e volutamente stordita.
E ti prende la rabbia, e la rabbia cresce man mano che le ore passano, e ipocrisie, coperture, finte correttezze, diciamolo, palesi menzogne venivano propinate in notiziari e programmi, noi che siamo abituati, martellati, tartassati da un comune "buonismo", sempre e subito pronti a condannare reazioni, a "punire" immediatamente, non potevamo giustificare una atto abnorme, sconsiderato, e le notizie pretestuose. Dimenticando che giustifichiamo e diamo le attenuanti solo all'omicidio per legittima difesa ( e comunque, anche se si ha il porto d'armi, e si spara per difesa, per un pronto accomodo e in attesa di giudizio, ti mandano in un albergo a 5 stelle, al modico costo, per noi contribuenti, di 450 € al giorno).
Ma quello che omicidio è stato? E perchè, dopo azionata la sirena, e i ragazzi stavano andando via, si decideva di tirare al bersaglio?
Cosa si doveva fermare? Chi si doveva punire in modo "fuori legge" e per cosa?
Senza ricordare chi consideriamo "primitivi, o stati incivili", guardiamo qualche millennio indietro, a quelle civiltà il cui pensiero, arte, matematica, opere, e repubbliche (magari oligarchiche !), sono state di esempio e formazione, L'impero Romano, quando le istituzioni del diritto e i legislatori lavoravano affinchè le leggi dessero dignità all'uomo.
Siamo figli della pietra?
I ragazzi si sono rivoltati contro l'ennesima ipocrisia e copertura per le prevaricazioni di una divisa, che si vuole sempre e comunque considerare al di sopra di ogni sospetto.
Macchine della polizia bruciate, caserme violate e danneggiate, giovani presi dalla santa ira dell'UOMO Giusto, io avrei dovuto avere trent'anni in meno e mi sarei unita ai pariolini, ai tifosi, a chi amava lo sport e la musica come Gabriele. Perché da qualche anno, quando li vedo sento un certo disagio e provo senso, lontani i tempi di quando da sola, preferendo viaggiare di notte, in un rifornimento li incrociavo, e mi sentivo confortata dalla loro presenza.


3 commenti:

  1. Lo riscrivo:

    L'Impero romano?

    La casa del ricco ha molte comodità. C’è il triclinio che è la sala da pranzo, con tre o quattro divani su cui si stendono i commensali. C’è il tablino, una stanza dove si riceve e il peristilio che è una zona coperta per passeggiare. Chi ha soldi fa dipingere affreschi e decorare i pavimenti con festosi mosaici. Quasi sempre nell’ingresso ce n’è uno che raffigura un cane, con la scritta “Cave canem”.
    Ben diversa è l’abitazione dei poveri che stanno in casamenti cadenti su vicoli stretti, senz’acqua né impianti igienici e con bracieri a carbonella per riscaldarsi. La camera da letto si compone di uno o due giacigli e di uno sgabello. Le donne filano la lana e tessono la stoffa. Dalla finestra pende la biancheria lavata.
    Ora guardiamo da vicino i romani. La moda che spesso cambia almeno per quello che si riferisce alle acconciature. Non solo le donne si arricciano i capelli, ma qualche volta anche gli uomini. E per tenere le chiome in ordine usano olio e grasso.
    Le schiave aiutano la padrona a truccarsi e dispongono di bottigliette d’onice per i profumi, di specchi di bronzo, pettini d’avorio e spatole di argento per applicare i cosmetici. Per il rossetto usano la feccia di vino, per le ciglia la polvere di antimonio, e per fare la bionda sego di capra e cenere di faggio. L’abito consueto è la stola che è una lunga tunica sopra la quale s’indossa per uscire, la Palla, una specie di toga di colore allegro che con un lembo può coprire il capo.
    L’uomo porta la tunica, una veste di lana corta e senza maniche, e quando va fuori casa la toga, che drappeggia attorno al corpo. Radersi la barba è molto doloroso perché il rasoio è quasi un coltellaccio.
    I romani mangiano gli antipasti, salsicce piccanti, olive, salse, uova, crostacei, carne di bue, di agnello, di cinghiale, di maiale, lucci, murene, rombi allevati in appositi vivai, galline faraone, uccelli di ogni specie, ghiri ingrassati appositamente.
    Tra i passatempi prediletti c’è il bagno pubblico che è anche palestra, biblioteca, giardino e bottega. Ci sono il frigidario, molto freddo, il tepidario e il calidario.
    Non hanno ancora inventato il sapone, così si spalmano d’olio che raschiano poi via con la sporcizia. Gli sport preferiti sono la corsa dei carri e la lotta tra gladiatori.
    Le donne sono generose e dopo il pranzo si infilano insieme agli amanti sotto i tappeti per fare l’amore.

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  2. Grazie, ma ogni medaglia ha due facce, ed io parlavo di quella di Cicerone, di Plinio, di Columella insomma di quella dei Cesari e delle istituzioni del diritto romano, al 90% è base della nostra legislatura.

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  3. E' vero. Mi è capitato questo post che nasce dalla storia d'Italia a fumetti di Montanelli e l'ho pubblicato.

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